Incredibile: ecco il pesce-rana dalla bocca larga!

Chi dorme non piglia pesci. Ma chi sta sveglio rischia di prendere pesci mai visti. Da paura. Eccone un esemplare. La foto è un’esclusiva. È la prima volta che viene mostrata al pubblico. Si tratta di pezzo unico. Le mani mi tremano. La vista mi si annebbia e ho bisogno di inforcare degli occhiali speciali, di colore rosso corallo marino, con lenti antipanico. 
Le fattezze sono quelle di una rarissima specie ittica di “pesce-rana dalla bocca larga”. L’ho pescato a Sciacca. Non senza qualche difficoltà, per il peso, le dimensioni, la forma.
Il padre ha un nome e un cognome: Salvatore Sabella. È un maestro ceramista saccense, tra i più apprezzati di una scuola dalla tradizione secolare, riconosciuta in tutto il mondo. Dalla sua fervida fantasia, dal suo vivo estro, dalle sue abili mani è uscita questa creatura in ceramica artistica, modellata artigianalmente seguendo una particolare tecnica e dipinta con colori lucenti e freschi che rendono attrattivo e appetibile il pesce.
Si mangia con gli occhi!
Ma solo con gli occhi, mi raccomando. Anche se la creatura dalle fantastiche sembianze è stata cotta e ricotta a temperature elevatissime dentro un apposito forno, non se ne consiglia la masticazione, la deglutizione e la digestione.
I pazzi possono provare a mordere il pesce-rana dalla bocca larga. Liberi. Ma dopo si consiglia una immediata visita odontoiatrica per la riparazione della dentatura, un successivo esame radiologico e l’attenta consulenza medica del gastroenterologo per la conseguente inevitabile, lancinante, indigestione (detta scientificamente “mal di pancia”).
Il pesce del maestro Sabella si può solo appendere in una parete o poggiare su un mobile o adagiare sul cruscotto di un’autovettura o legare a una robusta collana come pendaglione e ammirarne o sfoggiarne la bellezza.
Raimondo Moncada

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