La storia del Calvario di Raffadali in una foto

Calvario Raffadali

Anni e anni e anni fa in una Pasqua di Raffadali, comune siciliano dove c’è una storica tradizione d’arte, cultura e teatro, tanto teatro; dove c’è stata una storica tradizione nella rappresentazione della Via Crucis vivente (di presenza) al Calvario con la partecipazione assembrata della popolazione dell’intero paese.

Vi mostro una foto che ha pubblicato su Facebook, e mi ha pure inviato in privato un amico raffadalese, Giovanni Ballaccomo, scrivendomi: “Riconosci qualcuno?”.
Una domanda retorica per dire: guarda che cosa ho trovato? Guarda che sorpresa che ti sto facendo! Ma ti rendi conto?
A sinistra si nota un giovanissimo Enzo Alessi, storia del teatro raffadalese e agrigentino (e non solo), immancabile protagonista del Mortorio di Filippo Orioles nel quale anni e anni fa mi ha pure coinvolto (ero senza sacra panza) assieme a tanti altri amici di Raffadali e non perché suo genero (questo lo voglio gridare forte con lo stomaco pieno di Pasquetta).
“Sono ricordi molto belli” – commenta lo stesso Enzo Alessi che nella foto indica “il mitico Salvatore Pedalino nel ruolo del Misandro. La rappresentazione al Calvario era fortemente sentita dalla popolazione. La collocazione del Calvario è una delle più belle della Sicilia. Spero che in futuro i giovani possano fare prendere queste rappresentazioni che fanno parte del sentire religioso e delle più autentiche tradizioni popolari”.
Grazie, Giovanni, per aver reso pubblico questo pezzo di storia e per aver abbattuto le distanze della zona rossa.
Raimondo Moncada

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