“Affondato un barcone diretto in Libia. I morti non si contano: sono tutti a galleggiare sulla superficie dell’acqua, ancora in attesa dei soccorsi. Tra i cadaveri galleggianti molti sono i bambini e le donne incinte. Tutti emigrati siciliani”. Un incubo, solo un incubo a occhi aperti, un pensiero intrusivo, traumatico, di quelli che si producono... Continue Reading →