Guai a toccare dogmi e verità ritenute acquisite. I fondamentalisti storici, legati ciecamente al palladismo (da Pallade, epiteto attribuito alla pallosa dea Atena), cominciano a mordere il freno.
Sono aggrappati a una storia imbalsamata, rancida, con una fede orba a ciò che è stato detto e scritto in 2.500 anni.
La pubblicazione dell’opera “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas” ha dato loro fastidio. L’autore ha voluto condividere col mondo intiero, in piena coscienza e libertà di pensiero e di espressione, una verità giudicata scomoda, nascosta per millenni, non accettata da tutti.
Come fu per la dea Giumenta, si è su una posizione netta, per una completa apertura. L’espressione sacra della libertà è considerata antidoto contro ogni tipo di integralismo. Perfetta la sintonia con Voltair che diceva: Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo.
E Raimondo Moncada lo dice, senza reticenze, omissioni, censure.
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