Paolo Nespoli a Notte con le Stelle, nella Valle dei Templi

Con Paolo Nespoli, astronauta italiano con due missioni nello spazio, la prima 2007 con lo Space Shuttle degli americani, la seconda nel 2010 con il Soyuz dei russi (sei mesi in orbita!). 
Grandi emozioni ieri sera durante la seconda edizione di Notte con le Stelle, organizzata dal Fai di Peppe Lo Pilato, con la direzione artistica dello scienziato Tommaso Parrinello, dirigente dell’Ente Spaziale Europeo.
Nel palcoscenico del cielo, all’ombra delle colonne del tempio di Vulcano, circondati dai profumi del giardino della Kolimbetra, abbiamo raccontato l’universo, le costellazioni, i viaggi dell’uomo nello spazio, tra mito, scienza, sentimento, con lo scienziato Tommaso Parrinello, il divulgatore scientifico Salvo Pluchino, Lucia Alessi, Egidio Terrana e con un intervento in video messaggio e Twitter di Luca Parmitano.
Una notte magica. Una serata interrotta diverse volte dalla meraviglia di stelloni cadenti a tagliare in due il buio cielo. La prima stella è caduta proprio all’inizio, quando ho declamato la splendida poesia di Luigi Pirandello “O notte, o sacra notte”. 
Una serata impreziosita dal racconto di Paolo Nespoli, dalla rivelazione del suo sogno: andare nello spazio, fare l’astronauta, guidare quelle macchine viste da bambino sulla luna. Qualcosa di impossibile, gli avevano detto. Lui ci è riuscito con tenacia, determinazione, forza di volontà dicendosi: niente è impossibile! Ha raccontato il suo percorso e le emozioni vissute nello spazio, con l’adattamento a una nuova esistenza senza forza di gravità, senza un sopra né un sotto. Alla fine della serata, Paolo Nespoli ha invitato i seicento spettatori a ricominciare a sognare e a puntare a fare le cose impossibili, facendo di tutto per renderle possibili.

Raimondo Moncada    

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