La Sicilia che dura di Bufalino, con Afrodite che emerge vogliosa dalle acque

In Sicilia, terra di magia, si corre il rischio di incontrare la vogliosa, sensuale, lussuriosa, Afrodite. È quanto dice lo scrittore e poeta siciliano Gesualdo Bufalino in La luce e il lutto, saggio edito da Sellerio .     
Bufalino, grande amico di Leonardo Sciascia, autore del libro Diceria dell’untore, in La luce e il lutto esalta le bellezze, i misteri, le magie, della sua terra. Scrive: 
“Di questa Sicilia che cambia cercate di accorgervi: energica, attiva, estroversa, capace di inventarsi risorse e fabbrilità senza numero. Ma non dimenticate, insieme, di salvare il moltissimo ch’è salvabile nella Sicilia che dura: quel cielo e quel mare, miracolosamente resistenti agli insulti della chimica; i vulcani in fiamme, le miti colline; le pianure dove scorrono fiumi dal nome di miele; le leggende che fioriscono sulle labbra in un’aria di mito; le botteghe dove artigiani impareggiabili ripetono i venerandi gesti della fatica; le finestre fiorite di graste, dietro cui una ragazza bruna sorride; le chiese di pietra bionda, belle come creature di carne; le piazze dove ogni giorno il cartellone prevede una puntata nuova di quel teatro di pupi che è l’inesauribile vita; gli uomini, i milioni di uomini piccoli e sicuri, dal cuore ospitale, benché così irto di sofismi e rovente di lave crudeli…
Salite a bordo di questa arca triangolare di sasso che galleggia sulle onde dei millenni. È scampata a tante tempeste, sopravviverà ai missili… e mettetevi in tasca un vocabolario greco: potreste incontrare, emersa dalle acque e vogliosa di scambiare due chiacchiere, Afrodite Anadiomène…”
La foto di Gesualdo Bufalino è tratta dall’enciclopedia on line Wikipedia

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