“Assoluto e contraddizioni, duplicità e solitudine. Ogni tentativo di parlare della Sicilia, cosa che i siciliani amano fare tra loro e con gli altri, finisce per tenere conto di quest’isola plurale, che contiene in sé paesaggi, stratificazioni storiche, abitudini, incrostazioni dialettali che rimandano a estremi apparentemente opposti ma spesso coincidenti. La terra del bianco e del nero (o della luce e del lutto, per citare ancora Gesualdo Bufalino) è così il luogo della zona grigia, della soglia sottile dove si sovrappongono vita e morte, eroismi e meschinità, follia e ragione”.
Gaetano Savatteri
(da “I siciliani”, Editori Laterza)
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