Realizza il sogno del padre Gildo rialzando il tempio di Giove

Tempio di Giove - ricostruzione in 3D











Era una visione del padre, l’artista Gildo Moncada. Un desiderio espresso anche in pubbliche occasioni. Ho ancora viva nella memoria la presentazione della sua ultima mostra dedicata in gran parte alle vestigia dell’antica Akràgas “La mia valle dei templi”, allestita negli spazi espositivi di Via Atenea del Centro Culturale Pier Paolo Pasolini. Era il 28 gennaio 1994, il giorno dopo il suo sessantaduesimo compleanno. Ne parlò ai presenti, come sempre con la voce tremante dall’emozione. Propose di rialzare il più grande della classicità ellenica, per rivedere svettare sul Mar Mediterraneo la magnificenza del tempio di Giove. 

Impresa impossibile! pensai tra me e me, senza però esternare il mio pensiero.  

Quel sogno è ora divenuto realtà. Lo ha realizzato il figlio, l’architetto Federico Moncada, che nel 1994 era presente anche nelle vesti di espositore (papà Gildo volle alle pareti del Pasolini alcuni suoi disegni e quelli del fratello Raimondo). Il tempio di Giove oggi è in piedi. Si ammira nel suo splendore, nella sua maestosità, nei suoi colori, nelle sue sculture, nei suoi telamoni. Il tempio di Giove – secondo la fastosa ricostruzione con le innovative tecniche tridimensionali – si presenta come appariva due millenni e mezzo fa agli occhi meravigliati di quei magnifici architetti, scultori, pittori che prima lo sognarono e poi lo edificarono. Quel ragazzino, dopo quella mostra, si è laureato in Architettura a Palermo, è andato in Inghilterra, ha affinato le sue passioni poi divenute competenze informatiche nella ricostruzione tridimensionale, ha messo a frutto l’arte trasmessagli dal padre e lo stesso amore per l’antica Akràgas, è andato alla meticolosa ricerca delle fonti storiche, ha dedicato giorni e notti allo studio dell’edificio sacro fino a riuscire, con non poche difficoltà, nell’intento: realizzare il sogno del padre. Il tempio di Zeus è di nuovo svettante, anche se nella realtà virtuale. Le sue rovine furono utilizzate, nel diciassettesimo secolo, per la costruzione della cattedrale e per il molo di ponente di Porto Empedocle.
Il tempio si può ammirare in tutta la sua bellezza in 3D Dada, nel sito che l’architetto Federico Moncada ha dedicato alle sue diverse ricostruzioni tridimensionali. Nel sito c’è la storia del tempio, ci sono i riferimenti storici oltre ad alcune curiosità.
Io ne ho raccontata una personale, che nel sito non si trova.

Raimondo Moncada
(Fratello di Federico e figlio di Gildo)

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