Carne rossa, protestano i cannibali: V.A.C. e A.C.A. si uniscono

Cannibali e animali non erbivori in stato di agitazione dopo le notizie sulla carne che tanto stanno facendo discutere il mondo carnivoro, onnivoro e ossimoro. Hanno fatto sentire la loro voce due sigle rappresentative che storicamente si sono sempre scannate tra loro: il V.A.C. (Volontari Animali per la Carne) e l’A.C.A. (Associazione Cannibali Autonomi). Per contare di più, le due sigle hanno deciso di fondersi. Unica condizione: mantenere la propria identità nella somma degli acronimi.
Il V.A.C. e l’A.C.A. si sono così riunite in un’unica sigla: V.A.C.A.C.A.
Tra le azioni di lotta annunciate quella di sfilare in corteo per le vie delle capitali, durante uno sciopero della fame ad oltranza, fino allo sfinimento, che sarà proclamato entro i prossimi giorni. La decisione sarà assunta, ovviamente, se i rappresentanti cannibali riusciranno a non mangiarsi tra loro. 
C’è chi non si rassegna, comunque, agli esiti degli studi e sta provando in tutti i modi di mettersi in contatto con gli esperti carnologi per sapere, per chiarire, per sovvertire. Si spera di salvare almeno il rollò, la sosizza (tipica salsiccia siciliana), le bistecche, le costine, le scaloppine, gli spiedini, gli involtini, lo spezzatino, le polpette, le polpettine, il polpettone, ma anche la pasta col ragù e le arancine col ragù (è già pronto a intervenire il commissario Montalbano: con le arancine non si babbìa!).
Raimondo Moncada

La foto è tratta da internet, dal sito movieplayer.it. Ritrae l’immenso Antonio De Curtis nel film “Totò truffa ’62”. L’immagine non c’entra assolutamente nulla – si sottolinea nulla – col contenuto del presente post. È stata inserita ironicamente solo per infinita stima, per simpatia, per sdrammatizzare e per sorridere su un argomento molto delicato e serio, che riguarda la salute di ogni singola persona e dell’umanità, nel rispetto del lavoro dei ricercatori e degli scienziati, impegnati a debellare malattie mortali e ad alleviare immani sofferenze.  

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