Ornella e la pazzia di aprire una libreria

Le librerie non chiudono, aprono. E aprono in un edificio in pietra, non su internet, con giovani che investono sui libri cartacei, sulla lettura, sulla cultura, sul contatto umano. 

Qualcuno si domanderà, ne sono sicuro: ma è una follia ai tempi del digitale, ai tempi del passatempo sui social, ai tempi delle letture gratis sul web, ai tempi di una crisi economica che non sembra avere fine! 
Pura follia? 
Può essere. Come può essere che esistano in questa strana epoca librai illuminati, capaci, lungimiranti, dotati di acuta e lunga vista. 
Vedere non è da tutti, così come non è da tutti accorgersi delle opportunità in apparenti deserti. 

Prendiamo comunque per buona la tesi della follia. Esistono a questo mondo librai pazzi e, ancora più pazzi, librai di giovane età che decidono di avviare un’attività di servizi culturali basati prevalentemente su supporti storici messi in crisi dalle veloci e volatili nuove tecnologie. 

La pazzia esiste. E aiuta, come la fede. Ho colto un segnale in controtendenza a Sciacca, dove da anni opera, per non dire “resiste”, in Via Garibaldi, nel centro storico della città, la libreria Mondadori, ben fornita, accogliente e pure ben frequentata, con personale preparato e molto disponibile. 
Dico “resiste” perché in centro storico fino a un paio d’anni fa c’era un’altra libreria, la Verba Volant, gestita da un ragazzo in gamba, che ha abbassato la saracinesca. Altre attività librarie resistono all’interno di cartolibrerie, specializzate molto sullo scolastico, ed edicole.
Da pochi giorni ha aperto i battenti una nuova libreria in centro. Si sente il profumo come quello del pane caldo caldo appena sfornato. 

Quando me l’hanno detto, ho fatto fatica a crederci dopo aver letto di continuo, ossessivamente, notizie di chiusure di storiche librerie, da nord a sud dell’Italia; e dopo avere visto io stesso chiudere ad Agrigento, la mia città, importanti librerie; e ancora dopo aver raccolto io stesso il disagio di amici librai indecisi sul da farsi. 

Ecco perché sorprende e credo faccia notizia l’apertura di una nuova libreria nel sud Italia, in Sicilia, in provincia di Agrigento, dove pure le percentuali di lettura e di acquisto di volumi cartacei non faranno impazzire gli istituti di statistica. 
La nuova libreria è stata aperta col sistema del franchising da una giovane donna, in Via Licata, sempre nel centro storico di Sciacca. È una libreria della catena Ubik, così come esistono le catene di altre blasonate librerie di Mondadori, Feltrinelli, Giunti ecc.

Decido di andarci. La curiosità è troppo forte. Entro. La libreria è piena di libri (vuota non poteva essere!), ordinati in varie sezioni. E mi fa una bella impressione. Avverto l’odore del nuovo e scirgo le copertine dei volumi di una lucentezza intonsa. Noto un viso familiare. Dà consigli di lettura. Si gira. Riconosco l’identità. Ha lavorato per alcuni anni alla Mondadori di Via Garibaldi. È lei la titolare. Si chiama Ornella Gulino, ha 31 anni, è sposata e mamma di una bimba a cui ha dato il nome Lara “in onore del dottor Zivago“, il romanzo di Boris Pasternak. 

“La letteratura è il mio destino – mi dice -. Anche il mio nome è legato a un letterato: a Gabriele D’Annunzio. Ornella è il nome che diede a un personaggio della Figlia di Jorio“. 
Un destino. Ci mettiamo a parlare. Le chiedo informazioni che non mi ero mai permesso di chiedere prima. Ornella è nata e cresciuta con la passione dei libri. È laureata in Letteratura. Ha poi preso la specializzazione in filologia moderna lavorando part-time alla Mondadori, impiego che ha lasciato per seguire il sogno di sempre: avere una libreria tutta sua. 

“Qui dentro – mi dice con orgoglio e sorridendo – mi trovo a mio agio e mi sento come una bambina in un negozio di caramelle. Non sono tempi felicissimi, ne sono cosciente. Spero di trasmettere agli altri l’amore per la letteratura e di riuscire a fare appassionare le persone alla lettura dei libri”. 

Ornella mi chiede un parere sulla sua creatura. Le faccio i complimenti per quello che è riuscita a fare. Chi crede ai sogni, li segue e si lascia trasportare oltre le nuvole, va lontano. 

Ornella non si limiterà al punto vendita. Promuoverà anche incontri e presentazioni di libri con i loro autori, sia dentro la libreria sia in spazi all’aperto che utilizzerà nei mesi caldi e non piovosi. La libreria non è un’attività qualsiasi: è il terminale di una catena in cui troviamo scrittori, editori e numerose altre professionalità dell’universo creativo e culturale. 
Prima di lasciarci, Ornella mi dà un segnalibro. In una facciata ci sono tutti i contatti della libreria. Nell’altra facciata ci sono i primi incontri con scrittori in carne e ossa. Due in uno stesso giorno: sabato 26 novembre 2016, alle 16,30, c’è Simonetta Agnello Hornby che presenta Caffè amaro; alle 18,30 c’è Craig Warwick con Il libro delle risposte degli angeli. 

Ornella è animata da contagioso entusiasmo. Che bello! L’entusiasmo mette le ali ai piedi e ti fa diventare pure sordo alle voci pessimistiche e alla rassegnazione. Viva la sana pazzia! 
Vado via, non prima d’aver comprato, per augurio, un libro. 

Raimondo Moncada
www.raimondomoncada.blogspot.it 

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