È venuta al mio matrimonio, guidando la sua macchina da Raffadali ad Agrigento e poi a Caltanissetta. Andata e ritorno. A bordo anche Salvatore Di Benedetto, il compagno di una vita.
Che donna! Di grigio aveva solo il colore dei capelli. Vittoria Giunti era così, giovane, sempre, nonostante gli anni. E bella. E leggera nonostante la pesantezza della sua cultura, delle sue origini, del suo vissuto, della sua storia raccontata per la prima volta da un ragazzo di Raffadali, Gaetano Alessi, a cui passò idealmente la “staffetta partigiana” incoraggiandolo nelle sue attività e spingendolo a fondare un giornale che prenderà il nome di Ad Est. Quel ragazzo, che scrisse e pubblicò “Le eredità di Vittoria Giunti”, arrivato a non so quante edizioni e presentato in oltre 150 incontri in giro per l’Italia, quel ragazzo ha voluto rendere omaggio a quella donna, nel giorno in cui ricade l’anniversario dei cento anni dalla sua nascita, avvenuta a Firenze il 14 dicembre del 1917. E non a Raffadali, il paese che per decenni l’ha adottata e dove, dopo la lotta partigiana, ha abitato con Totò Di Benedetto. Ma in Emilia Romagna, dove da dieci anni Gaetano Alessi vive e opera in attività antimafia e di nuova Resistenza con una rete di amici di altre associazioni.
A Vittoria Giunti, partigiana, tra i primi sindaci donna in Italia, e precisamente in Sicilia, a Santa Elisabetta, scienziata a Roma e in Toscana, direttrice di “Noi Donne” e della Casa della Cultura di Milano, protagonista delle lotte contadine in Sicilia e delle battaglie per l’emancipazione femminile,
è dedicata una serata celebrativa a San Giorgio di Piano, giovedì 14 dicembre 2017, nell’aula consiliare di Via Libertà. La manifestazione è organizzata con il sostegno dell’ANPI, del Comune di San Giorgio di Piano e dell’Unione Reno Galliera.
A ricordare Vittoria Giunti sarà lo stesso Gaetano Alessi, in una conversazione con l’assessore alla Cultura Mattia Zucchini. A seguire la proiezione del video “Viva il sogno” dello scrittore Alfonso Gueli, con testimonianze inedite di Vittoria Giunti. La serata sarà conclusa dalla messinscena di un recital, scritto da Lucia Alessi, e che vedrà la partecipazione di Massimo Manzoli del gruppo di Ad Est (lo stesso gruppo che ha pubblicato il libro “Il partigiano bambino”) e della neo costituita Associazione “La banda”.
Ci sarà anche un mio contributo in omaggio a una donna che ricordo con grande affetto per il suo essere una persona di raro fascino, dalla straordinaria nobiltà d’animo, dalla sconfinata cultura, di una umiltà spiazzante, tanto intelligente e tanto profonda e umana. Sempre pronta ad accoglierti, ascoltarti e mai a rifiutarti. Ricordo anche il suo affetto e quello di Totò Di Benedetto nei confronti di mio padre, Gildo Moncada. Una grandezza, nata un secolo fa e ancora viva nella memoria di chi l’ha amata.
“Vi sono amori che durano oltre il tempo e lo spazio”, dice Gaetano Alessi: “Vittoria merita un grazie e la sua eredità deve camminare sulle nostre gambe”.
Donna di tutte le terre, buon compleanno.
Raimondo Moncada
www.raimondomoncada.blogspot.it
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