Il mio 25 aprile, Lastra a Signa omaggia il partigiano Gildo

Mi emoziona l’omaggio in Toscana al 25 aprile e a uno di quei ragazzi, Gildo Moncada, che, lontano dalla sua terra, la Sicilia, diede un contributo alla Resistenza, alla lotta al nazifascismo. E lontano dalla sua terra, a Lastra a Signa, si ricorda quel giovane, quell’agrigentino che durante la seconda guerra mondiale, in Umbria, si arma dei suoi valori e dei suoi ideali e del suo anelito di libertà ed entra nella brigata partigiana “Leoni” a sedici anni per dare il proprio contributo alla Resistenza per poi ricongiungersi con i genitori e le sorelle, in Lombardia, mutilato. 
Ecco il mio 25 aprile 2018. Questa è la ricorrenza che ogni anno mi ricorda mio padre Gildo Moncada. Un anniversario che ancora oggi mi commuove. Questa era la sua data, la sua festa, il suo momento, il suo orgoglio, una fierezza che si manifestava ogni anno con quel fazzoletto tricolore dell’Anpi che si legava al collo in occasione delle manifestazioni che lui stesso organizzava ad Agrigento mettendosi silenziosamente in prima fila nei cortei, autorità tra le autorità, e rendendo omaggio ai caduti, a chi aveva sacrificato la propria vita, a chi era uscito come lui segnato per sempre nel corpo, a chi aveva lottato per la Liberazione.
Nonostante i miei 51 anni, divento sempre piccolo, figlio bambino di Gildo, il partigiano bambino, perché in questa occasione si sbriciolano tutti i muri della maturità. Questo 25 aprile, in Toscana, nel comune fiorentino di Lastra a Signa, si ricorderà mio padre e un’intera generazione protagonista della Resistenza. L’occasione sarà la cerimonia di premiazione del concorso letterario nazionale dal titolo “Una storia partigiana”, organizzato dall’Anpi sezione “Bruno Terzani” col patrocinio del Comune di Lastra a Signa.
Il tema del concorso quest’anno ha preso lo spunto da un brano del libro Il partigiano bambino – la storia di Gildo Moncada, edito dal gruppo editoriale di Ad Est.
La cerimonia chiuderà la due giorni dedicata a Lastra a Signa all’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. È in programma il 25 aprile, con inizio alle ore 16,30, nella sala del Consiglio comunale, alla presenza delle autorità istituzionali, dei promotori dell’iniziativa, di tanti giovani. In questo modo si fa memoria, viva. Non si dimentica. Si mantiene aperta quella pagina di storia e se ne attualizza il significato affinché gli orrori della storia non si ripetano.

Due le sezioni del premio: poesia e racconti. Mi dicono gli organizzatori che la partecipazione è stata straordinaria. Sono arrivati da ogni parte d’Italia più di duecento elaborati, la maggioranza di grande valore per qualità letteraria e contenuti.

Ecco i vincitori:
Poesia: primo classificato Umberto Vicaretti di Roma per la lirica “Bruciano ancora”; seconda classificata Tiziana Monari di Prato, per “Polvere di stelle”; terzo classificato Bruno Bianco di Asti per “Difesa”.
Racconti: prima classificata Sara Galeotti di Roma per “La donna di carta”; seconda classificata Francesca La Mantia di Palermo per “La va a minuti”; terza classificata Paola Cerri di Piacenza per “L’ultima notte ad Aleppo”.
Cos’altro dire?
Grazie di tutto, di cuore, a chi ha voluto organizzare, a chi ha voluto patrocinare, a chi ha scelto il libro su mio padre per dare il via al concorso “Una storia partigiana”, a chi ha partecipato, a chi ha vinto, perpetuando non un ricordo, ma un impegno.
Raimondo Moncada  


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