Scudetti di brocchi, arbitri e labiali

Incontri fotografici casuali, non voluti, a casa di tifosi appassionati, che ti costringono, nella spensieratezza festaiola del Primo Maggio, a inevitabili riflessioni, dopo le violente, reiterate, uguali a stampo e su tutti i fronti, reazioni contro la storica squadra di Torino che tanto unisce e tanto divide fino alla frattura. 

Anche allora – parlo dell’epoca di Scirea, di Causio di tanti altri del loro livello ben richiamati dalla commovente immagine – la Juventus vinceva sempre per demeriti evidenti; e grazie, sempre grazie, agli essenziali – e ripetuti nel tempo, per oltre un secolo – aiuti di un’intera classe arbitrale sempre a senso unico, con labiale accanimento, sempre per la stessa identica squadra, concentrati in un’unica formazione di brocchi super pagati, e indirizzati verso un unico e condiviso obiettivo: lo scudetto, diventato sinonimo di bianconero a cui far cambiare colore con ogni mezzo anche offendendo al cuore il credo di tanti tifosi juventini. 

Raimondo Moncada 

www.raimondomoncada.blogspot.it 

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