La cultura siciliana (direi anche italiana) perde un suo straordinario protagonista: Roberto Sottile, saggista, docente di Linguistica e Didattica dell’Italiano all’Università di Palermo.
Ho avuto modo di apprezzarlo in diverse occasioni, per i suoi saperi, per la sua passione nella ricerca, per la sua competenza sul dialetto siciliano (ho avuto il privilegio di una lunga chiacchierata su Messenger ai tempi di Chi nicchi e nacchi).
L’ho conosciuto nel 2014 alla Fieria di Barbarà di Alia, con direttrice artistica Francesca Albergamo, in una conversazione, lezione, concerto con i maestri cantautori siciliani Francesco Giunta ed Ezio Noto (sosteneva gli amici artisti, sempre, dedicandogli anche capitoli dei suoi libri).
Ancora non ci credo. Non si può.
Raimondo Moncada
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