Scandalo hard nella scuola serale


Un nuovo scandalo colpisce la scuola per un’altra presunta relazione tra una dirigente e un alunno. Messaggi con foto e video (c’è anche la vetrina di negozio di intimo) saltano di profilo in profilo nei Whatsapp di docenti, studenti e genitori con reazioni fortemente indignate. Nell’inviarsi video, foto e messaggi privati e criptati e anche vietati, si scrivono commenti del genere: “Che vergogna!”, “Schifìo”, “Cose dell’altro mondo”, “Ma dove siamo al cinema?”, “Di sicuro il vaccino ha dato alla testa”, “Intollerabile”, “Mai visto cose del genere, neanche a casa mia”, “Con mio marito non abbiamo avuto figli per non replicare queste sconcezze”, “Con queste acrobazie, la dirigente deve dimettersi, non può più stare al suo posto”. È nato pure un Comitato spontaneo degli Indignati, così come pagine Facebook di protesta. C’è  anche un sit-in davanti all’istituto interessato dove la dirigente e l’alunno si dice siano asserragliati per evitare il linciaggio della folla inferocita. 

Al centro del nuovo scandalo la dirigente Maria P. di 67 anni e l’alunno Pietro B. di 76 anni. Si tratta dell’istituto serale di Pelopoli fondato per fini umanitari, per aiutare chi per un motivo o per un altro non riesce a terminare gli studi in una scuola regolare. Gli studenti, di entrambi i sessi e anche di più, hanno un’età media di sessant’anni. È la prima volta che la scuola, dalla prestigiosa e lunga tradizione, viene travolta da uno scandalo a luci rosse. Le altre volte non è mai accaduto nulla. 
Invidia? Gelosia? 
Qualcuno, si racconta, si sarebbe sentito tradito e avrebbe messo in rete tutto il materiale per inchiodare i due colpevoli di rapporti d’amore spacciati per scabrose relazioni sessuali. La dirigente nega ogni addebito. Anche l’alunno nega ogni cosa, ma all’amico di un amico avrebbe confidato: “Mi piace che ci si siano sul mio conto voci del genere. Sono sempre stato rifiutato dalle donne perché tanti anni fa hanno fatto circolare voci su di me che mi descrivevano come un uomo che non riusciva a essere uomo. Mi chiamavano Pietro Cilecca e questa nomea ha tristemente segnato la mia vita. Ora il destino mi ha fatto questo regalo e me lo prendo tutto. Da Pietro Cilecca sono diventato Pietro Furia Cavallo del West Cintura di Karatè e questo non può che farmi piacere. È da giorni che piango dalla gioia”. 

Anche la dirigente pare essere molto infastidita. Si offende quando tutti si limitano a concentrarsi su un caso che non esiste e a mettere in circolazione immagini create con un attrice in pensione che nelle parti intime le somiglia ma che non è lei: “Perché questo scandalo? Adesso che mi sto preparando alla pensione? Perché nessuno ha mai fatto riferimento a tutte le altre relazioni che ho felicemente avuto alla luce de sole e di cui nessuno ha mai parlato? Forse perché interessati? Io fino a prova contraria sono maggiorenne e sono libera di amare chi voglio in questa e nelle altre scuole serali per pensionati dalle voglie mai sopite. Sono anche vaccinata completando tutto il ciclo. Forse qualcuno ha equivocato quando ho detto e ripetuto con estremo piacere che io mi sono fatto anche il Booster a differenza di altre che si sono fermate chi a una e chi a due?”

*Questo scandalo, che ancora infurierebbe con incontrollabili feroci prese di posizione, è un chiaro pesce d’aprile, uno scherzo spinto a cui qualcuno a questo punto crederà nonostante alcuni assurdi passaggi,  perché è più facile credere a una Fake news (e cliccarla e condividerla e sostenerla) che a una notizia vera, verificata, senza troppi condizionali, che richiede troppe e stancanti complicazioni cognitive. 
Per chi non l’avesse ancora capito, lo ribadiamo: non è vero niente, è solo una evidente fantasia. 
Buon Primo d’Aprile a tutti e auguri di compleanno a mio fratello Giuseppe. 

Raimondo Moncada

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