Li abbiamo per anni e anni considerati solo venditori di tappeti, orologi, bigiotteria e altre cianfrusaglie in spiaggia o in altri luoghi.
“Dove lo hai preso?”
“Dal marocchino!”
Ora te li ritrovi in un mondiale di calcio battere fior di squadre e fare storia e scuola. Loro ci sono, noi italiani no, non ci siamo neanche qualificati e ci godiamo le vacanze.
Marocco in semifinale del campionato del mondo tra le lacrime di Cristiano Ronaldo e di un Portogallo di grandi campioni incredulo, così come incredula è stata la blasonata Spagna in compagnia di altre squadre. E ancora non è finita.
Grandi!
Il Marocco è la prima squadra africana ad arrivare così avanti. M’inchino. Che festa in tutto il mondo, perché sono emigrati in tutto il mondo, in Italia, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo e tanti altri paesi per accontentarsi di qualsiasi lavoro per campare. Ora vengono richiesti per giocare a calcio da grossi club e pagati con soldi sonanti per non andare nella concorrenza.
“Ti prego! Ti prego!”
Che soddisfazione! Che rivincita! Viva lo sport!
“Amigu, tu volere tappeto per uscire dal campo?”
Viva lo sport.
Raimondo Moncada
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