Una “Bellaterra” col Putthanone di Akràgas

Il Putthanone di Akràgas entra anche al Teatro Sociale di Canicattì. Ieri sera ha fatto il suo personale debutto nel debutto di “Bellaterra”, il nuovo spettacolo del gruppo Quelked Cesare. “Bellaterra”, un originale concerto tra musica e parole, ha fatto il suo esordio nello scrigno di quella che è conosciuta come Città dell’Uva Italia.

La celebre e celebrata dea Giumenta si è intrufolata in uno dei momenti dello show che ha ora emozionato, ora allietato un numeroso pubblico con canzoni, brani letterari e teatrali. 

A dare voce alla mitica Dea Giumenta è stato Raimondo Moncada, voce narrante dello spettacolo “Bellaterra” e autore del libro “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas”.

Lo spettacolo “Bellaterra” è prevalentemente un concerto musicale con canzoni scritte dal cantautore Cesare Lo Leggio, con in scaletta la canzone “Libertà” di Raimondo Moncada, un brano ispirato a un testo poetico di Angela Mancuso e due brani su testi di Pietro Tornambè, entrambi presenti in sala a godersi lo spettacolo. Tra una canzone ed un’altra si inserisce la narrazione. 
Raimondo Moncada al Teatro Sociale di Canicattì ha proposto tre suoi divertenti monologhi, due in dialetto siciliano  “Garibaldi e i Milli Spirtuna” e “L’emancipazioni” ed uno inedito, dedicato al Putthanone di Akràgas e a Lesbia, sua degna sostituta ed erede in epoca romana. 

Il pubblico si è molto divertito sulle battute, sui non sense, sul parallelismo tra due donne che hanno fatto impazzire di piacere l’umanità prima in epoca greca e poi in quella romana.
Il libro “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas” è già stato presentato al Caffè Lettario di Licata, al Museo Etnoantropologico di Calamonaci, nel Centro Sociale di Siculiana, nel complesso monumentale Santa Margherita di Sciacca.  In programma altre incursioni. 


Non si è spenta, intanto, l’eco dello spettacolo di ieri sera a Canicattì che ha visto sul palco gli artisti:
Cesare Lo Leggio: voce e chitarra acustica 
Tommaso Minacori: chitarra elettrica
Ketty Mancuso: flauto traverso 
Giovanni Farruggello: basso e coro 
Gino Erba: batteria
Raimondo Moncada: narrazione e voce















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