Eccola l’arma segreta dell’Italia contro l’Uruguay

Eccola la terrificante arma della nuova Italia, nella terza partita del campionato mondiale di calcio Brasile 2014 contro l’Uruguay. Un’arma segreta, segretissima, di cui ancora non vi aveva parlato nessuno. Noi siamo riusciti a venirne in possesso e ve la mostriamo in esclusiva. Guardatela bene in questa foto: fa paura. L’Uruguay leggendo questo scoop calcistico ha cominciato a tremare e i suoi giocatori si sono ritirati in bagno per la cacherella. 
Cesare Prandelli l’ha tenuta ben nascosta, pronta a utilizzarla alla prima occasione. Sapeva che ci sarebbero state delle difficoltà a giocare d’estate, con il caldo equatoriale a 1.153 gradi all’ombra, a poca distanza dal rovente mare brasiliano che ti inebria con l’odore delle acque surriscaldate con lo scaldabagno e con il rumore delle onde (è come giocare attorno  al cratere fumante del mongibello Etna). 
Il nostro commissario tecnico si è portato dall’Italia un carico di bikini tricolore. E ha fatto bene, come ha fatto bene a uscire l’asso dalla manica nella terza partita decisiva del girone, una partita da dentro o fuori. Ogni giocatore, dal portiere, al difensore, al centrocampista all’attaccante è stato dotato di un esemplare da indossare o sopra la maglia, o sotto la magli o senza la maglia. Il topless, con  solo slip, sembrava troppo volgare e il pezzo unico, stile ‘800 sembrava antiquato. Così come non sembrava  il caso entrare in campo nudi (anche se i tatuaggi a tutto corpo mimetizzano ogni cosa). 
Con lo speciale costume da bagno a due pezzi, di fibra naturale e in tinta tripartita verde, bianco e rosso, si gioca come in spiaggia d’estate dalle nostre parti. A mezzogiorno, quando il sole ti penetra il cervello e non lascia intravvedere la tua ombra sul campo di gioco, indossare il costume da bagno ti cambia l’approccio alla gara. È come essere in vacanza: non pensi più allo stress quotidiano e ritorni in possesso delle tue antiche energie. Tutto quello che fai è solo per diletto. Giochi in spiaggia fino allo sfinimento per poi buttarti a mare e ricominciare a giocare con le allucinazioni devianti e la mucillagine protettiva in tutto il corpo. 
Il costume da bagno non è l’unica arma dell’Italia. Lo staff tecnico si è portato anche i racchettoni per distrarre, innervosire, sfiancare e irridere l’avversario. 
Forza azzurri! 
Raimondo Moncada

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