“Il dialetto è sempre la lingua degli affetti, un fatto confidenziale, intimo, familiare. Come diceva Pirandello, la parola del dialetto è la cosa stessa, perché il dialetto di una cosa esprime il sentimento, mentre la lingua di quella stessa cosa esprime il concetto”.
È quanto dice lo scrittore Andrea Camilleri, siciliano Doc, in un libro a due voci, realizzato con il linguista Tullio De Mauro, La lingua batte dove il dente duole, edito nel 2013 da Laterza. Un libro da leggere per comprendere il perché della lingua del commissario Montalbano, la forza e la ricchezza dei dialetti, l’anima della scrittura del genio empedoclino, i segreti della longevità di Andrea Cammilleri arrivato con la sua fresca e contagiosa vitalità a novant’anni.
“A me con il dialetto, con la lingua del cuore, che non è soltanto del cuore ma qualcosa di ancora più complesso, – dice Camilleri – succede una cosa appassionante. Lo dico da persona che scrive. Mi capita di usare parole dialettali che esprimono compiutamente, rotondamente, come un sasso, quello che io volevo dire, e non trovo l’equivalente nella lingua italiana”.
Andrea Camilleri parla anche dell’idioma nazionale e del suo essere scrittore italiano nato in Sicilia: “Dal mio punto di vista la lingua è tutto. È il modo di comunicare che hanno gli appartenenti a una nazione, è il terreno comune che adoperiamo per comprendere ciò di cui stiamo parlando. In altri momenti della nostra storia, quando l’italiano come lingua ufficiale non esisteva, la comprensione tra una regione e l’altra non era facile né ovvia. Così vedo la lingua italiana: ciò che ci fa raggiungere degli scopi comuni. Ecco perché tengo sempre a dichiararmi uno scrittore italiano nato in Sicilia, e quando leggo scrittore siciliano mi arrabbio un poco, perché io sono uno scrittore italiano che fa uso di un dialetto che è compreso nella nazione italiana, un dialetto che ha arricchito la nostra lingua. Se l’albero è la lingua, i dialetti sono stati nel tempo la linfa di questo albero. Io ho scelto di ingrossare questa vena del mio albero della lingua italiana col dialetto, e penso che la perdita dei dialetti sia un danno anche per l’albero”.
Lingua batte dove il dente duole, un libro che non può mancare nella libreria di ogni vero siciliano e fan di Andrea Camilleri.
Raimondo Moncada
www.raimondomoncada.blogspot.it
Lascia un commento