Il siciliano è una lingua che riscalda! Quando la senti aumenta la temperatura del cuore. Hai un fremito, specialmente in ambienti dove si parla un’altra lingua. Succede, ad esempio, quando ti capita d’essere in terra straniera e sorseggiando un caffè dentro un bar senti una persona non parlare l’inglese, il francese, il tedesco o l’australiano,... Continue Reading →
Premio “Alessio Di Giovanni”, scadenza 31 maggio per invio poesie e racconti
Il 31 maggio si chiude. È il termine ultimo per partecipare alla XIX edizione del Premio Nazionale di Letteratura “Alessio Di Giovanni”. Ancora pochi giorni per inviare, tramite posta, i racconti e le poesie. Scrittori e poeti possono concorrere inviando componimenti scritti sia in lingua italiana che in siciliano. Gli elaborati vanno inviati entro il... Continue Reading →
Chi nicchi e nacchi a Raffadali, dove tutto è nato
È un ritorno alle origini. Nel luogo dove tutto è nato. Il “libro del cuore” di Raimondo Moncada, Chi nicchi e nacchi, scritto interamente in siciliano, sarà presentato a Raffadali su iniziativa dell’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Luigi Costanza. L’appuntamento è per venerdì, 22 aprile 2016, con inizio alle ore 18, nell’auditorium della biblioteca comunale.... Continue Reading →
Premio per poesie e racconti in siciliano e italiano, il bando dell’Alessio Di Giovanni 2016
È uno dei premi letterari più longevi della provincia di Agrigento e della Sicilia. Stiamo parlando dell’Alessio Di Giovanni, giunto quest’anno alla XIX edizione. Il premio, di poesie e racconti, ha la caratteristica di essere sia in lingua italiana sia in lingua siciliana. Non a caso è dedicato al grande poeta e drammaturgo di Cianciana... Continue Reading →
La Sicilia “babba” che stimola tenere intelligenze
E poi dicono che i bambini sono solo bambini, interessati solo ai giochi, agli svaghi e non ad ascoltare "pallose" letture. Può un bambino (età di circa dieci anni) leggere una dotta citazione di uno scrittore siciliano scritta su una vetrata del Caffè Letterario di Licata e ricordarsi di averla sentita? È successo. Mi è successo. È... Continue Reading →
Parla come mangia: Nutella si scopre siciliana
La dolce scoperta del dialetto! Anche la Nutella recupera e valorizza la lingua madre, la lingua della nostra terra, dei nostri nonni. Nelle etichette dei barattoli, in omaggio alla nostra lingua, il siciliano, troveremo parole come “agghiurnàu”, “arricrìati”, “cchi lustru!”, “chi dici?”, “ciatu miu”, “cumpà”, “scjàlati”, “Biddizza”. Aspettiamo solo l’etichetta “Chi nicchi e nacchi” che dà il titolo... Continue Reading →
Non un semplice tatuaggio, ma una Sicilia incisa nel cuore
Una trinacria in corpo. Non mostri, donne nude, pensieri strani, promesse, nomi di gruppi musicali o del proprio amore. Ma la Gorgone, il simbolo della Sicilia, della propria terra.Chi nicchi e nacchi? Chi ci trasi? si chiederebbe come sempre qualcuno.Sono scelte. Di cuore. Che figurano e non sfigurano. Segni, indelebili, che decidi di inciderti per... Continue Reading →
Premio letterario “Ignazio Buttitta” 2015, ecco il bando della XVII edizione
Il Centro artistico culturale Renato Guttuso di Favara, presieduto da Lina Urso Gucciardino, ha indetto la XVII edizione del Premio di Arte e Cultura dedicato al grande poeta siciliano Ignazio Buttitta. Il premio è indirizzato a poeti, scrittori, saggisti. Previste diverse sezioni: Poesia in lingua siciliana, Libri editi di poesia, Saggi di cultura siciliana, Racconti... Continue Reading →
Girano pure ad Andrea Camilleri. Ecco quando si arrabbia
"Il dialetto è sempre la lingua degli affetti, un fatto confidenziale, intimo, familiare. Come diceva Pirandello, la parola del dialetto è la cosa stessa, perché il dialetto di una cosa esprime il sentimento, mentre la lingua di quella stessa cosa esprime il concetto". È quanto dice lo scrittore Andrea Camilleri, siciliano Doc, in un libro a... Continue Reading →
Chi nicchi e nacchi i pila ‘nta lu tumazzu?
Cosacavaddu, caciu, vastedda, tuma, tumazzu, mustazzu... Nni saziamu sulu a taliari li fotografii. Senza tuccari, i siciliani si liccanu li baffi.Sicilia: formaggi a tinchitè! Pi la panza e pi lu ciriveddu ca nun si ponnu livari di 'nmucca.(Si sputa, pi cu voli ed è varbutu, sulu lu mustazzu: chi nicchi e nacchi! I pila, cu... Continue Reading →