Grazie di cuore per il premio “A Priori 2016”

Datemelo ora un bel riconoscimento, ora che non ho vinto niente, ora che per il mondo non sono nessuno. Non fate come sempre che un atleta, un inventore, uno scienziato, un poeta, uno scrittore, un musicista vince qualcosa tutti a riconoscere il chiarissimo valore dell’affermato vincitore.  
Datemelo adesso un bel riconoscimento, di quelli prestigiosi, indimenticabili. Non dico un Nobel o un Oscar che mi costringerebbero a prendere l’aereo e vorrei arrivare a piedi con i calli perché i calli fanno bene. 
Scegliete la motivazione. Potrebbe essere come migliore allenatore d’Inghilterra, ad esempio. Perché no!? Non ho mai allenato una squadra di calcio, ma potrei farlo. Potenzialmente potrei fare tutto, anche il ct della nazionale. 
Fate una genialata. Anticipate i tempi. Anticipate il futuro evento. Anticipate tutti gli altri che aspettano per assegnare il riconoscimento al riconosciuto. 
Perché riconoscere il genio, la competenza, la bravura, solo dopo il riconoscimento di altri?
Claudio Ranieri docet e dicet. Ha allenato tante squadre. È stato pure esonerato. Ma non si è mai arreso Ci ha creduto. È sempre stato positivo. È sempre stato ottimista. È andato in Inghilterra e ha vinto con una squadra sconosciuta ai più su cui nessuno avrebbe scommesso una mutanda in lana merinos. E ora, solo ora, tutti a dirgli: bravissimo! Eccezionale! lo sapevamo, il talento italiano! 
Dopo. Solo dopo. A posteriori.
Per i commentatori, Ranieri ha realizzato un capolavoro al limite del miracolo grazie alle sue competenze che ora in tanti vogliono riconoscere pubblicamente con un premio, una targa, una cittadinanza onoraria, un selfie, un gelato, un caffè. 
Ora tutti a esaltare il suo gioco, la sua gestione, le sue tattiche. ora tutti a cercarlo, per un autografo, una foto di gruppo, una commento, una pizziata.
Lui, Ranieri, con le lacrime: io sono sempre stato lo stesso, non sono mai cambiato. 
Lasciamo stare Ranieri e ritorniamo a noi. 
Datemi adesso, un riconoscimento come migliore allenatore d’Europa. A posteriori sarebbe facile, troppo facile.
In attesa del Premio “A Priori”, mi consegno ancora una volta il prestigioso Self Award, un bellissimo Autopremio. 
Raimondo Moncada 



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