Kaos, tanti comuni si contendono il festival dopo il successo di Racalmuto

Conteso! Dopo il successo di Racalmuto, Kaos è richiesto da più parti: “Fatelo da me!”, “No, fatelo da me”!
Richiesto a gran voce non per il suo significato letterale, ma per la sua carica di energia letteraria, artistica, emotiva, di coinvolgimento.
Il paese natio di Leonardo Sciascia, si è ritrovato al centro di tre giorni intensi di Cultura. Ha ospitato quest’anno il festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana, Kaos appunto, nei suggestivi e accoglienti locali del Castello Chiaramonte.
Racalmuto è stata raggiunta dalla carovana “caotica” dopo Montallegro e Alessandria della Rocca. Soddisfatti gli amministratori locali che si sono fatti avanti prenotandosi anche per il prossimo anno; ammirati amministratori di altri comuni che, nel manifestare il proprio apprezzamento, si sono candidati a ospitare la prossima edizione nel proprio paese.
Come andrà a finire? Staremo a vedere.  
Il festival è frutto di un eccezionale lavoro di squadra coordinato dal direttore artistico Peppe Zambito che si avvale per mesi del contributo, volontario e appassionato, di tante intelligenze e sensibilità provenienti da diversi comuni della Sicilia: scrittori, giornalisti, insegnanti, cantanti, musicisti. Una “squadra” che è riuscita a creare coinvolgimento attorno a un progetto di qualità,
con i concorsi dedicati alla poesia, ai racconti e ai libri; con la fiera dell’editoria; con le incursioni musicali; con la “Strada degli scrittori”; con le mostre d’arte; con la presenza di scrittori e altri ospiti illustri; con i momenti dedicati alla dramma del centro Italia; con il tour nell’universo sciasciano; con l’esaltazione delle eccellenze locali.  Un’occasione di incontro, di riflessione, di valorizzazione, di emozione e di promozione. Una festa della creatività che ha ricevuto i complimenti di importanti operatori, sia durante che dopo il festival con messaggi anche notturni.
Ecco perché Kaos è conteso. Perché è un grande valore, perché muove e fa muovere scrittori, editori, poeti, musicisti, cantanti, pittori, uomini e donne di cultura, piccoli e grandi, legati dall’appartenenza alla stessa terra, da obiettivi e aspirazioni comuni.
Nei tre giorni di Kaos, c’è stato spazio per tutto e per tutti. Sono stati affrontati piccoli e grandi temi, con serietà e leggerezza, con incursioni e presenze di artisti di rilievo: ieri la partecipazione musicale di Nonò Salomone (premio Identità Siciliana), Libero Reina, Piera Lo Leggio, Paolo Alongi e Vincenzo Di Leo. Nei giorni precedenti altre apprezzate performance artistiche, come quella di Lucia Alessi in un monologo sulla violenza alle donne.  
Ci sono state così tante iniziative, così tanti spunti, così tanti ospiti, che è pure difficile sintetizzare, citare, e non fare torto a qualcuno.
Non si è trascurato nulla, neanche il gustoso aspetto dell’enogastronomia, con i prodotti locali in bella vista (insuperabili  i tarallucci al limone!) e con i primi, i secondi, i terzi piatti preparati dagli allievi e dai professori dell’istituto alberghiero “Ambrosini” di Favara che hanno chiuso la terza e ultima giornata, ubriacando di profumi i presenti: dal delicato macco di fave, all’esagerato cannolo di ricotta, al prelibato passito di Pantelleria (scusate l’istintiva e difficilmente censurabile divagazione: ancora penso a quello che non sono riuscito a mangiare).
Kaos si è chiuso col buon gusto dopo tre intense giornate di gran gusto (il mio potrebbe essere un giudizio di parte essendo stato coinvolto in quest’avventura, ma corro volentieri questo rischio in questo promemoria per il futuro). Limitiamoci all’ultima, giornata, quella domenicale che ci ha lasciato un intenso e piacevole retrogusto. Si è aperta con una visita nei luoghi di Sciascia: dalla fondazione alla scuola dello scrittore fino al Circolo Unione. Poi tutti al Castello dove all’ingresso i ragazzi del liceo artistico “Catalano” di Favara si sono messi a fare quadri sul selciato con i gessetti, come moderni “madunnara”. Nel pomeriggio le cerimonia di consegna dei Premi Kaos, a partire da quello intitolato al compianto editore Salvatore Coppola, ricordato dagli amici Ezio Noto e Piero Carbone, col riconoscimento andato al romanzo Malae Spinae di Maria Letizia Balsamo e Daniele Catalano. Il Premio Kaos intitolato a Rita Atria è stato consegnato alla preside del liceo palermitano “Ninni Cassarà” Daniela Crimi e agli animatori del progetto SOS Scuola Paolo Bianchini e Paola Rota. Il premio “Gesti e parole di legalità” è stato assegnato al giornalista di Repubblica Attilio Bolzoni e al magistrato Alfonso Giordano. A consegnare il premio, il giornalista Felice Cavallaro chiamato a condurre lo spazio dedicato alla Strada degli Scrittori con contributi video di Andrea Camilleri (“Chi lo ha detto che con la cultura non si mangia?”).
Momenti di umana solidarietà, poi, in una giornata drammatica apertasi con una violentissima scossa di terremoto in centro Italia. Francesco Pira ha intervistato le dirigenti scolastiche di Amatrice a cui è arrivato forte l’abbraccio della Sicilia, di Racalmuto e di tutta l’organizzazione del festival. Presente il sottosegretario del Ministero della Pubblica Istruzione Davide Faraone che ha consegnato il  Premio Kaos Solidale a Maria Vincenza Bussi, ex dirigente dell’Istituto “Romolo Capranica” di Amatrice. Il dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Raffaele Zarbo ha consegnato il premio a Maria Rita Pitoni, dirigente dell’istituto comprensivo di Amatrice. La presidente dell’istituto comprensivo di Racalmuto “Leonardo Sciascia” Rosa Pia Raimondi ha consegnato il premio alla responsabile del comprensorio scolastico di Acquasanta Patrizia Palanca.
Il sottosegretario Faraone ha infine premiato la dirigente dell’istituto alberghiero “Ambrosini” Milena Siracusa per l’attività svolta nel territorio.
C’è stato uno spazio per ricordare il pittore racalmutese Giovanni Domenico Marchese a cui è stato dedicato un premio assegnato a Salvino Marrale.

L’edizione 2016 di Kaos si è chiusa con l’assegnazione del Premio Narrativa. Cinque le donne finaliste. L’ha spuntata Cetta Brancato. La scrittrice palermitana ha vinto con l’opera Zahara. Il riconoscimento le è stato consegnato dal sindaco Emilio Messana, dopo l’assegnazione del premio della giuria popolare andato a Marilena Monti per Isola Emozione.  

Nel ringraziare il sindaco Emilio Messana, l’assessore alla Cultura Salvatore Picone, tutta la città di Racalmuto per l’ospitalità, il sostegno e il calore, il direttore artistico Peppe Zambito ha nominato uno per uno i componenti dell’organizzazione, chiamandoli sul palco per l’applauso finale del pubblico: Angela Indelicato, Anna Burgio, Piera Lo Leggio, Daniela Gambino, Giuseppe Mallia, Enza Pecorelli, Patrizia Iacono, Stella vella, Alfonsa Butticè, Giuseppe Dinolfo, Claudia Accurso Tagano, Vincenzo Di Leo, Salvatore Terranova, Calogero Giglia, Giuseppe Dimora, Giovanni Zambito.  
“Anche quest’anno – ha detto Peppe Zambito – una straordinaria mescolanza di emozioni, di parole, di suoni, di immagini per un racconto corale della Sicilia, terra di forti passioni e di bellezze che spesso rimangono sottotraccia.  Racalmuto ci ha accolti con incredibile affetto, aprendoci i suoi itinerari culturali” .
Appuntamento all’edizione 2017, dunque, anche se non si sa dove. Si riparte come sempre dal caos, tra il fioccare di autocandidature in tutta la provincia di Agrigento, comuni che vorrebbero avere l’onore di ospitare Kaos. Ci sarà tempo per decidere, ma non tanto. Un periodo di riposo per poi  riprendere, con gli amici “caotici” che da più punti della Sicilia si ritrovano sulla chat di un social e ritrovano le motivazioni per far ripartire su un progetto condiviso la gioiosa carovana itinerante di Kaos.
Raimondo Moncada

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