Ora mi susu! Ora mi susu!


“Ora mi susu! Ora mi susu!” C’è tutta una filosofia dietro l’ora mi susu, che non bisogna confondere né con l’ora legale, scattata legalmente proprio oggi, né con l’ora solare che ritroveremo dopo l’estate quando il sole comincerà a ritirarsi nell’altra parte del mondo. 
“Ora mi susu” è un importante meccanismo psicologico che ci permette di prendere il giusto tempo e nello stesso istante di avere il necessario incoraggiamento a svolgere l’azione che più si desidera. 
Per farlo capire a tutta l’Italia, lo traduco questo nella lingua nazionale. Questo modo di dire significa letteralmente “ora mi alzo!”. 
Tutto qui? Dirà, deluso, qualcuno. Perché trovi sempre qualcuno che ha da ridire. 

La traduzione letterale non rende. Nello spostamento linguistico del significato, si perde l’efficacia religiosa della profondità della frase. L’ora mi susu è un mantra che affonda le sue radici nel siciliano più antico, arrivando alle prime sicule popolazioni che abitarono la Sicilia, nel cuore del loquace e filosofico Mediterraneo. 
Per trarre il massimo dalla sua mantrica efficacia, è fondamentale stare a letto e starci in un giorno di vacanza o anche di pomeriggio in un momento di vacatio. Va bene pure quando sei libero da impegni o quando decidi di darti alla salutare lagnusia. E stai lì, coricato, con la schiena ben distesa e il collo ben poggiato sul morbido cuscino a guardare la consistenza delle pennellate di colore stese sul soffitto . E non pensi a niente, non ti sforzi neanche di pensare. Lasci libero il cervello di fare quello che vuole. Lo metti in ferie. E se, dopo ore di questa sacra postura, arrivi alla scadenza o al punto in cui ti eri ripromesso di fare qualcosa di urgente (studiare per l’interrogazione dell’indomani, pulire casa perché non puoi più camminare tra cumuli di rifiuti, fare la spesa perché il frigo piange, andare in bagno perché la vescica ti sta esplodendo…), basta ripetere mentalmente il mantra una, due, tre volte e più. Dopo la ripetizione mantrica, mentale o anche orale, ecco la magia: continui a stare a letto fino a quando non senti le piaghe da decubito e tutt’attorno un profumo che ti ricorda la puzza di muffa. L’effetto mantrico resiste anche se ti chiama a viva voce tua moglie o tuo marito: “Alzati che la farmacia chiude e non possiamo di certo sostituire il tuo farmaco salvavita con un seme di girasole che pure ti è finito”. 

In questo caso, il mantra “ora mi susu” non ti rilassa più. Senti un fremito di nervosismo attraversare il corpo. Ma sei così ipnotizzato che alla fine rimani a letto, paralizzato, fino all’indomani. E non puoi gridare a tua moglie a tuo marito o a chi sta con te: “Aiutami! Non mi posso alzare. Soccorrimi!”. 

Dall’altra parte della casa o del telefono, dopo ore e ore di snervante attesa, ti risponderanno: “Ora mi susu, ora mi susu”. 
Raimondo Moncada

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