E poi, dopo l’ingresso alla Camera dei Deputati, ti ritrovi anche in un concorso letterario, dentro un bando lanciato in un’altra terra, in un’altra regione, che comunque ha in qualche modo un legame con te. Perché è la terra di Vittoria Giunti, partigiana, donna di altri tempi e compagna di Salvatore Di Benedetto, che tanto bene hanno voluto a mio padre, non stancandosi mai di incoraggiarlo e di continuare a fare arte, dopo le mutilazioni subite a seguito della sua partecipazione alla Resistenza.
Siamo in Toscana, a Lastra a Signa, comune di venti mila abitanti della città metropolitana di Firenze. La locale sezione Anpi “Bruno Terzani”, con il patrocinio del Comune, ha emesso il bando del concorso nazionale di poesia e narrativa “Una storia partigiana”. Ebbene, questa quinta edizione trae spunto da un passaggio del libro Il partigiano bambino, edito da Ad Est, in cui ho ricostruito la storia di mio padre, Gildo Moncada: “Non c’è possibilità di salvezza nell’indifferenza, nella neutralità, nell’attesa. Ognuno mette da parte tutto e si mette in cammino. Nessuno vi obbliga. Vi ritroverete in montagna, l’uno a fianco dell’altro”.
Il tema delle opere presentate – viene specificato nel bando – dovrà ispirarsi alla riflessione proposta. E si aggiunge: “Guardiamoci intorno: soprusi, violenze, razzismo, azioni fasciste lasciate impunite. L’indifferenza porta alla morte della ragione; i partigiani di oggi hanno il dovere di prendere la penna e scrivere pagine di lotta in difesa di tutte le libertà”.
Le poesie non dovranno superare i 40 versi, mentre i racconti non dovranno eccedere le 4 cartelle.
I testi dovranno essere spediti entro il 15 marzo 2018 al seguente indirizzo: Concorso di poesia e narrativa “Una storia partigiana”, presso Comune di Lastra a Signa – Piazza del Comune, 17 – 50055 Lastra a Signa (FI).
La cerimonia di premiazione del concorso si terrà il 25 aprile 2018, anniversario della Liberazione, nella sala del consiglio comunale di Lastra a Signa.
Cosa dire? Sono senza parole. Un grande onore e sempre con il pensiero rivolto a quel giovane, Gildo Moncada, che a sedici anni, pur catapultato nel buio della seconda guerra mondiale dalla sua Sicilia in una terra sconosciuta, l’Umbria, non esitò nel 1944 ad aggregarsi ai partigiani della brigata “Leoni”.
Grazie di cuore per questa nuova emozione all’Anpi e al Comune di Lastra a Signa.
Raimondo Moncada
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