Ora sono i nipoti a raccontare il nonno partigiano, quel ragazzo siciliano, di Agrigento, che quasi alla loro età scelse in Umbria nel 1944 di entrare a far parte della brigata “Leoni” ed entrare nella storia della Resistenza. Sono quei nipoti che nonno Gildo non ha mai conosciuto e a cui è dedicato il libro in cui si ricostruisce la sua storia: Il partigiano bambino.
Un nipote lo ha voluto presentare nella sua tesina, in terza media, in un passaggio fondamentale della sua esistenza. Ne ha parlato, ricongiungendosi a una storia di famiglia che prima non conosceva e a una scelta del nonno che un altro nipote, in un’altra tesi, ha contestualizzato in un Novecento, tra chiari e scuri, in un periodo storico tragico per l’umanità.
Un altro obiettivo raggiunto: la ricostruzione di un legame tra generazioni e la consapevolezza di cosa siamo stati, di quello che hanno vissuto i familiari che ci hanno preceduto e ci hanno messo al mondo.
Conoscere affinché nulla si disperda e affinché si trovino ragioni, motivazioni e risposte ad alcuni perché che una memoria remota, nascosta nella nostra pelle, fa riemergere.
Non ce ne rendiamo conto, presi come siamo dalla velocità del tempo dell’esistenza, Ma alla fine siamo nostro padre, siamo nostra madre, siamo i nostri nonni, siamo quello che sono stati, i loro slanci, le loro felicità, le loro ricchezze, i loro valori, i loro sacrifici, le loro delusioni, le loro sofferenze, i loro traumi, il loro tempo.
E ho scritto il libro su mio padre, Gildo Moncada, raccontando anche questo. Sapere della scelta deI nipoti che da soli, di propria spontanea volontà, decidono di parlare del nonno partigiano e del contesto storico in cui è maturata la sua scelta, nel loro ultimo impegno con la scuola dell’obbligo – così come aveva già fatto qualche anno fa una cugina -, mi commuove come mi commuove parlare di questa storia a ogni presentazione e come mi commuovono le iniziative legate al libro.
La memoria vive, grazie alla parola, grazie alla scrittura, grazie all’empatia, grazie alla comprensione, grazie alla consapevolezza, grazie alla condivisione.
E il libro Il partigiano bambino – la storia di Gildo Moncada continua a vivere nell’animo dei nipoti e di chi continua a dimostrare tutto il suo affetto. Il libro – pubblicato nel marzo del 2017 – è andato in ristampa, con una seconda edizione integrata di nuovi ulteriori tasselli, schegge di una memoria che continua a squarciare l’oblio. Un’edizione che, nei piani dell’editore, avrà come obiettivo le scuole.
Un grazie di cuore a Gaetano Alessi, a Ad Est Edizioni, a tutti gli amici che dallo scorso anno mi accompagnano alla scoperta di me stesso e di una storia che continua a svelarsi e a dirmi chi sono e da dove vengo.
Raimondo Moncada
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