Un mondo in fallimento. Quasi tutti i proprietari di smartphone e di macchine fotografiche e di telecamere rischiano seriamente di essere citati in giudizio.
Dopo la giornata di ieri, con miliardi di fotografie all’eclissi lunare più spettacolare e sanguigna degli ultimi cento anni, chi ha scattato e pubblicato le immagini senza la prescritta autorizzazione rischia di pagare in contanti (o, se vuole, anche in assegno o con comodo bancomat) risarcimenti milionari (se gli va bene).
La Luna ha infatti il copyright.
Da non credere, ma è purtroppo così.
Negli ultimi tempi, ci facciamo troppo facilmente prendere dalla smania di pubblicare tutto ciò che avviene sotto i nostri occhi, con cose e anche persone protagoniste, senza chiedere però il permesso a nessuno. Va infatti considerato – dicono chiaramente le leggi, che non ammettono ignoranza alcuna – il diritto alla privacy e anche all’immagine. E la Luna ha diritto ad ambedue, non solo lei in quanto lei ma chi ne rivendica la proprietà, perché nel tempo terreni lunari, ben visibili dalla terra, sono stati venduti a privati da agenzie specializzate e hanno tanto di proprietari certificati che mostrano pure l’atto notarile.
Prepariamoci, dunque, alle richieste di risarcimento.
La Luna e Marte ci hanno teso una bella trappola, di fascino e bellezza, con la complicità degli scienziati dell’universo.
Raimondo Moncada
* Per chi non l’avesse capito, la soprastante è una Fake News (in siciliano: ‘na minchiata!) che, anche se palesemente falsa, va comunque per la maggiore nei social dove l’85 per cento di utenti, stando a un recente sondaggio, la credono vera.
* La foto non è mia, è tratta dal profilo Facebook del mio amico scienziato dell’Esa Tommaso Parrinello (per i più curiosi: abbiamo frequentato lo stesso liceo scientifico “Leonardo” di Agrigento: questa è vera!)
Tu sei il mio genio