Ci vuole un doppio coraggio: coraggio ad aprire un negozio e coraggio a scegliere una libreria come attività commerciale. Ad Agrigento, qualcuno mi ha dimostrato questo coraggio accendendo più di una luce in Via Atenea.
La scoperta nel giorno del matrimonio di due amici tra l’abbondante genio artistico del Palazzo dei Filippini.
Uscendo dalla cerimonia nuziale, colmo di sentimenti di gioia e prima di andare via in altri lidi, mi faccio una passeggiata nel cuore del centro storico della mia città. L’orario non è dei più felici: siamo vicini alla chiusura mattutina. Ma non importa.
Non metto piede in Via Atenea non so da quanto tempo (ne seguo le sorti sui social). E ritornarci mi ossigena i polmoni e con i polmoni mi ossigeno lo spirito. Passeggio senza pensieri, con lo stato d’animo leggero. Quasi volo. Mi faccio guidare dai piedi che, con le ali incorporate, sanno dove andare come tante e tante altre volte in passato, con gli occhi che vagano senza giudizio. Notano solo differenze rispetto all’ultima volta. Ed ecco giungere la mia sorpresa di Natale, all’angolo con Via Giambertoni. Passo distrattamente davanti alla vetrina dove in altre occasioni ho notato luccicare gioielli. E nella vetrina, al posto dei gioielli, vedo questa volta luccicare copertine di libri.
Gli occhi non credono ai loro occhi (perché anche gli occhi hanno i loro occhi).
Entro, decido di entrare. E chiedo alla ragazza che si avvicina dicendomi: “Posso aiutarla?”.
“Grazie! Scusi la curiosità: ma da quanto tempo siete aperti?”
“Abbiamo aperto questa estate”.
Rivolgo i miei migliori auguri e mi complimento per la scommessa, per l’investimento, girando per gli scaffali pieni zeppi di libri per ogni età, anche per la mia.
Dico: “Questa per me è una notizia: ad Agrigento, in Via Atenea, dopo tante notizie negative lette sui social, si apre non solo un negozio ma addirittura una libreria”.
Non un fatto di sangue, dunque, non un delitto, non una chiusura, ma una festa, un lieto evento, un matrimonio con l’ottimismo della vita. In Via Atenea si apre e non si chiude un’attività commerciale.
Regali di Natale, nella mia città natale. Si aggiunge un nuovo negozio, una nuova libreria, ad altri negozi che lasciano accese le proprie luci.
È uno store Mondadori che va ad aumentare l’offerta di libri, di lettura, di cultura, di conoscenza in una strada del centro dove già operano altre due librerie: Il Mercante di Libri e Le Paoline; e in una città dove sono in attività da anni anche le librerie De Leo, Giunti al punto e Tuttolomondo e poi altre cartolibrerie.
Luminarie nella mia Agrigento, nella Girgenti di Luigi Pirandello. Lui sarebbe stato contento. Anche io lo sono pur non essendo un premio Nobel.
Buon Natale.
Raimondo Moncada
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