Il posto di sblocco culturale della polizia

Alt! Si accomodi, prego. Un “posto di blocco” culturale (che poi diventa un autentico “posto di sblocco” mentale) con Camilleri, Pirandello, Sciascia, Tomasi di Lampedusa. E non è il tradizionale ente a promuovere e organizzare l’appuntamento con gli scrittori, ma la Polizia di Stato. È un caso raro, forse unico in Italia. Avviene ad Agrigento dove la Questura organizza da sei anni il Caffè Letterario denominato “Sulla strada della legalità”, in collaborazione con l’associazione “Emanuela Loi”.

La Polizia di Stato che fa anche cultura, dunque, con incontri con autori, locali e nazionali, presentazione di libri, recital allo stabilimento balneare della Pubblica Sicurezza di San Leone. 
L’Istituzione Questura apre così le proprie porte, spalanca gli ingressi alle proprie strutture, per diffondere con la cultura, con la riflessione, col ragionamento, un concetto per il quale è quotidianamente impegnata con i propri operatori. Lo spiega il suo massimo rappresentante, il questore Maria Rosa Iraci, presentando l’iniziativa.

“Sul solco già tracciato dal Dipartimento della P.S. con l’efficace e apprezzato concetto di ‘polizia di prossimità’”, il questore ha voluto anche quest’anno “continuare l’esperienza degli incontri/dibattiti aperti alla cittadinanza, dando vita a un significativo e costruttivo dialogo, contribuendo a essere più vicini ai cittadini per aumentare la fiducia e la collaborazione verso l’istituzione “Polizia di Stato”.

E venerdì 23 agosto, nel tardo pomeriggio, mentre ancora le spiagge bollivano, sulla terrazza a mare del centro balneare della Polizia di Stato si è parlato di Sicilia attraverso quattro grandi autori siciliani, in un percorso delineato da Enzo Alessi. In prima fila, tra l’attento pubblico, il questore Maria Rosa Iraci, con al fianco il primo dirigente Alessandro Milazzo, il commissario Livio Argento e il sostituto commissario Gaetana Bruccoleri. 

A dare voce a Camilleri, Pirandello, Tomasi di Lampedusa e Sciascia, sono stati Giovanna Dominici, Daniela Ilardi, Lucia Alessi, Renato Terranova, Enzo Alessi e chi scrive. Tra un brano e l’altro ci sono state le incursioni musicali di Nino Seviroli e Franco Sodano. 


A presentare la serata sono stati Maria Giuseppina Terrasi con Maria Graceffa, assistente capo coordinatore della Questura di Agrigento. 
Fondamentale come sempre il supporto tecnico e organizzativo di Angelo Leone e Fabio Fabiano, presidente dell’associazione “Loi”. 
A seguire, una riflessione e un approfondimento sulla confisca dei beni ai mafiosi con Gaetano Allotta sollecitato dalle domande di Maria Giuseppina Terrasi. 
Una serata densa, con un tuffo nel cuore della Sicilia vera.

Raimondo Moncada 



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