È diventata virale, negli ultimi giorni, questa foto. Almeno nella mia città natale: Agrigento. Ritrae un uomo sorridente con in mano un libro, dal titolo Il Putthanone di Akràgas. Il libro porta la mia firma ed è la storia del ritrovamento, nell’attuale tempio di Giunone, del tempio di Giumenca, il Putthanone di Akràgas. L’uomo nella foto... Continue Reading →
Distribuire i vaccini per Pil letterario
Si distribuiscano alle regioni italiane sulla base del Pil, Premio per Indice Letterario. Si tenga cioè conto del numero di scrittori e poeti e drammaturghi nativi e della loro qualità, dei premi Nobel, dei libri pubblicati, delle opere rappresentate, delle loro pagine dedicate nelle antologie nazionali e internazionali, del loro genio unico, incisivo e condizionante, del... Continue Reading →
Il posto di sblocco culturale della polizia
Alt! Si accomodi, prego. Un “posto di blocco” culturale (che poi diventa un autentico “posto di sblocco” mentale) con Camilleri, Pirandello, Sciascia, Tomasi di Lampedusa. E non è il tradizionale ente a promuovere e organizzare l’appuntamento con gli scrittori, ma la Polizia di Stato. È un caso raro, forse unico in Italia. Avviene ad Agrigento... Continue Reading →
Una fiera della patata per distruggere la mafia
Una fiera della patata per sconfiggere la mafia. Possibile? Certo! Possibilissimo se la fiera della patata è intesa come evento culturale, come rituale sociale. La cultura è un’arma di distruzione criminale. E l’Italia ne ha da vendere. Possiamo esportarla in tutto il mondo. Ma non ne abbiamo piena coscienza. È uno dei passaggi che più mi... Continue Reading →
Ogni umano riconosca di essere scecco
Essere scecchi non è palora d'offisa. Tutti siamo scecchi. Da scecchi, poi, ci eleviamo, arrivando a gradi superiori. Una volta elevati, crediamo di avere raggiunto il massimo. Crediamo. Quando ci accorgiamo di essere nuovamente scecchi, facciamo di tutto per spingerci di nuovo in alto, per una nuova evoluzione. Arriviamo così a nuove alte soglie. E... Continue Reading →
Dissi lu sceccu a lu mulu… tradotto il labiale dopo millenni
“A chi sì sceccu!?” Ci sono delle volte in cui mi sento proprio così: asino, somaro. Non un animale, anche se appartengo alla stessa specie (animal sapiens). Non una bestia. Ma ignorante, un pozzo vuoto di conoscenze. C’è tanto da sapere e il non sapere abbastanza mi crea disagio. E il disagio aumenta quando entro... Continue Reading →
La sparizione degli esperti: algoritmi sul banco degli accusati
Sono spariti gli esperti. Gli esperti intesi esperti, quelli veri insomma, non quelli che si sentono esperti tanto per darsi aria da esperti per imitare gli esperti veri. Di esperti, quelli col marchio Doc di fabbrica (quelli che richiami dicendo: "Lo ha detto Lui"), non se ne vedono più in giro. O se ne vedono... Continue Reading →
Generazioni superficiali con gli ebook
Il libro di carta non potrà e non dovrà mai sparire. La carta è la profondità, il digitale è la superficialità. E non possiamo cedere alla superficialità. È un concetto espresso da Andrew Wylie in una intervista concessa a Federico Rampini e pubblicata su Repubblica il 9 ottobre 2014.Andrew Wylie è presentato come "l'agente letterario più... Continue Reading →
Chi non ha scuola fa scuola
C'è gente che non ha scuola, ma ha più scuola di chi ha regolarmente frequentato una scuola, in ogni suo ordine e in ogni suo grado. È gente che senza scuola fa scuola. Sono uomini e donne, bambini e anziani di talento, di dura esperienza, con i calli nel corpo e nel cervello. I professoroni gli fanno... Continue Reading →