Morte sospetta, ha fatto il MastraFlatù


Una morte definita sospetta di cui si discuterà a lungo e con condivisioni virali sui social per generare commenti coinvolgenti e sconvolgenti. Una persona pare sia spirata oggi – pare, ma noi ci crediamo – dopo avere avuto inoculato un anno fa il MastraFlatù. Si attendono gli esiti dell’autopsia. Ma ormai è chiara la causa della morte, non abbiamo bisogno dell’esame scientifico. Una perdita di tempo e di soldi. 
Oggigiorno basta, infatti, la tempestiva tecnologia di un post su Facebook e su altri social e tutti subito ci allarmiamo, prendiamo le distanze e sospendiamo per sì e per no, per precauzione e anche per paura, la somministrazione della medicina segnalata, anche se la medicina segnalata ci fa passare il mal di pancia o il mal di testa o ci protegge dal rischio di rimanere stecchiti come le zanzare d’estate che tutti ce l’abbiamo con loro. 
Non hanno importanza i benefici e la stessa percentuale dei benefici rispetto ai malefici. Anche un solo caso sospetto su 8 miliardi di cittadini del mondo ci deve far saltare dalla sedia e farci gridare: “NON POTETE UCCIDERCI TUTTI! MEGLIO MORIRE DI MALATTIA CHE MORIRE DELLA MEDICINA MESSA A PUNTO DALL’UOMO CHE PROVA A UCCIDERE LA MALATTIA. GLI EFFETTI COLLATERALI, POI, SONO PEGGIO DELLA MORTE”.
Il Gruppo Anti MastraFlatù, all’uopo costituitosi su Facebook, ha già chiesto il ritiro immediato di tutte le confezioni del farmaco senza se e senza madà. 
Ma non ce ne sarà bisogno. Si registra, infatti, il rifiuto in massa della medicina anche da parte di cittadini che fino a oggi, dopo un lungo periodo di reclusione e di vergogna, hanno trovato in MastraFlatù la possibilità di vivere silenziosamente e dignitosamente in società godendosi anonimamente il profumo della vita senza far troppo rumore.

Inutile il tentativo dell’azienda farmaceutica di cambiare il nome alla medicina da MastraFlatù in BastaPereta. Si sta registrando nelle ultimissime ore una fortissima resistenza di chi proprio non riesce a smettere di piritare (termine del siciliano dotto antico, arrivato a noi rumorosamente attraverso un’eredità genetica a cui si è tentato e si tenta di mettere la sordina con omissioni o l’uso di giri di parole o di termini depotenziati e depotenzianti come “flatulenza” che non restituiscono appieno la potenza del siculo lemma). 
Ma nel condannare senza appello MastraFlatù, chiedendone la sparizione, si esalta quello Stato che è riuscito a liberare tutti i propri concittadini dal grande e rumoroso male utilizzando proprio MastraFlatù. 
Raimondo Moncada 
P.S. Scritto ironico. Ogni eventuale riferimento a tutto è puramente casuale. L’autore non ha inteso offendere nessuno o parlare di un caso specifico, ma porre l’attenzione su incisivi fenomeni social e sulla tendenza a credere a tutto senza prove scientifiche anche in fasi di emergenza come quelli che stiamo vivendo e che con una nave che sprofonda in un mare in tempesta portano a eclatanti gesti di rifiuto verso un qualsiasi salvagente. 
Per ulteriori approfondimenti su questo e altri argomenti si consiglia disinteressatamente la lettura de libro Fake news – manuale semiserio di sopravvivenza contro le bufale edito da Medinova.

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