Un capolavoro. Un nuovo film da premio Oscar. E lo capisci fin dai primi istanti quando ti sincronizzi col ticchettio del metronomo. E ne hai conferma proseguendo nella visione quando entri nello schermo e anche tu sei pellicola. Stai lì, al cinema, incollato sulla tua poltroncina, per due ore e mezzo, a non pensare ad altro, col cellulare spento, a piangere e a emozionarti. E quando ti emozioni, come già accaduto con Nuovo cinema paradiso, significa che sei stato testimone di una magia, che la pellicola ha toccato le corde più profonde fino a pizzicarle e farle vibrare.
Complimenti a Giuseppe Tornatore per il suo Ennio, un omaggio al grande, grandissimo, immenso, statuario, monumentale Ennio Morricone, autore di centinaia e centinaia di musiche indimenticabili, di colonne sonore che non ti stanchi mai di ascoltare, che da sole sono i film che hanno commentato, che da sole ascolti anche senza i film che le hanno generate, che da sole diventano la colonna sonora di tratti della tua stessa vita.
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| Con Giuseppe Tornatore, a Sciacca, il 24 gennaio 2014, nel giorno del conferimento della cittadinanza onoraria |
Un omaggio fatto col cuore, una pellicola che rivela il lato umano, sensibile, divino di un uomo, di un artista, di un musicista, di un compositore, alla ricerca continua dell’ispirazione, della scintilla, dell’unicità della voce sonora,musicale, dentro un processo creativo che commuove.
Ennio, un documentario che non ti sembra un documentario, che non è un documentario, perché è un film con una storia potente, con il protagonista che si racconta, emozionandosi ed emozionando, con le voci corali di registi, di musicisti, di compositori di tutto il mondo che ne esaltano e ne celebrano il genio.
Raimondo Moncada
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