Prima putiniani ora occidentali. Prima a esaltare la figura del presidente della Russia, ora a condannare le sue azioni e la guerra all’Ucraina. In un istante si cambia posizione (per fortuna!), in un fronte sempre più infuocato, dai risvolti ancora da decifrare. Tutti contro Putin, dunque, o quasi.
C’è, infatti, chi continua a stare con il presidente della Russia e difendere la sua decisione di aggredire uno Stato libero, autonomo, indipendente. E ci mette pure la faccia.
Succede sempre sui social, dove chiunque scrive liberamente quel che vuole andando anche contro corrente, cantando fuori da un coro di condanna che in Italia, nelle democrazie occidentali, sembra unanime. E ti chiedi: ma come si fa a pensare e a dire certe cose? Come si fa a difendere l’indifendibile? Come si fa a giustificare le bombe di una nazione contro un’altra nazione lanciate senza uno straccio di serio, ragionevole, gravissimo, imperdonabile, ingiustificabile, disumano motivo?
E allora, scorrendo la timeline di Facebook, ti capita di leggere affermazioni pro Putin secondo cui, in buona sostanza, avrebbe agito per difendere la Russia dalla brama espansionistica della Nato e dell’America che, dopo avere “annesso” altri paesi dell’Est, avrebbero voluto conquistare anche l’Ucraina per puntare nuovi missili su Mosca. E si ringrazia pure Putin, ritenuto grande presidente, grande stratega, per aver capito in tempo le intenzioni criminali dei nemici europei e americani ed evitato in tal modo la terza guerra mondiale con la geniale, inevitabile e ben giustificata mossa di invadere l’Ucraina. Putin, dunque, secondo questi ragionamenti, avrebbe fatto bene a rispondere alla minaccia con la forza delle bombe e merita ogni possibile sostegno. E per evitare il coinvolgimento dell’Italia in quella che viene anche definita la guerra di Biden, si propone pure di chiudere tutte le basi Nato nel nostro paese, cacciare gli americani, stracciare ogni trattato, uscire dal Patto Atlantico e stare per i fatti nostri, vaganti.
È il potere dei social nei quali nei paesi occidentali si scrive liberamente, a differenza di altri paesi, dove (se non sono spenti) non è consentito esprimersi allo stesso modo e dove si rischia pure di essere liberamente incriminati e liberamente arrestati se si prova a manifestare dissenso, a scrivere e a esprimere le proprie opinioni. Con la pubblicazione di questo post, ad esempio, io sarei già stato perseguitato e sbattuto in galera.
Viva la libertà! Viva la democrazia! Viva la Pace!
Raimondo Moncada
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