Farsi un giro per le botteghe di storica ceramica artistica di Sciacca è farsi gli occhi. E non solo gli occhi – che luccicano con il luccichio delle vetrine -, perché rifletti subito che quelle sculture modellate dalle instancabili dita scalpello di abili artisti, che quei vasi e quei piatti dipinti con colori e forme di autentica bellezza e inequivocabile origine, vengono da molto molto lontano, si tramandano di generazione in generazione, da secoli e secoli, e le cui tecniche e sensibilità si insegnano pure nel locale liceo artistico.
Farsi un giro per le botteghe è farsi gli occhi e lo spirito, e accordare la propria totale interezza vivente al filo resistente della storia rimanendo sempre ammirato.
Ed è ogni giorno che io mi faccio questo giro nei secoli dei secoli, per assistere anche allo spettacolo dei ceramisti-artisti all’opera sul loro aperto palcoscenico. E a Natale è tutto ancora più bello.
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