Lettere a Babbo Natale

Lettere a Babbo Natale


“Caro Babbo Natale, fammi avere un bonifico nel mio conto corrente”. Cominciano a essere spedite le letterine al Gran Babbo Natale. E non ci sono letterine solo di bambini, mi fanno sapere le Poste Surreali. 

“Di seguito alla mia richiesta da sogno, o caro Babbo Natale, ti aggiungo il mio IBAN, così fai copia e incolla e non ti sbagli perché poi i soldi possono arrivare alla mia vicina che mi sta sullo stomaco”. 

Se non è troppo babbo, risponderà. Ma sono sicuro che preferirà fare lo gnorri sorvolando sulle richieste esplicite di picciuli: 

”Posso solo realizzare sogni, soprattutto quelli dei bambini che non chiedono mai soldi ma solo giocattoli o un aiuto per i genitori. In questo caso, e solo in questo caso, il sogno farò di tutto per esaudirlo anche a costo di togliermi il pane dalla bocca. La dieta non mi farà male e risparmierò, senza il pallone della panza, pure in vestiti”.

Per chi avesse necessità e urgenza di recapitare lettere e letterine a Babbo Natale deve seguire passo passo le modalità del bando emanato qualche migliaio di anni fa. Su internet, cercando bene, nella notte dei tempi, l’indirizzo si trova. 

Le lettere si possono:

1) spedire imbucandole nelle antiche bucalettere che trovate nelle strade o nelle piazze o in ogni ufficio postale;

2) pinzare in busta chiusa in un albero di Natale (se non ne avete uno a casa, usate il primo che incontrate a casa di amici o vicini pin piazza);

3) potete anche chiudere gli occhi, fare silenzio, pretendere silenzio attorno a voi, ed esprimere il vostro desiderio con tutta la forza che avete nella pompa del cuore; 

4) non si accettano email. 

Raimondo Moncada 


P.S. Non è il mio albero di Natale quello della foto. Ho altri desideri.  

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