Invasione dei droni, senza paragoni

Droni, non ci sono paragoni. Lo slogan di una catena di negozi di alta tecnologia ci serve per porre l’accento su un fenomeno in crescente espansione: quello dei droni. Ne parliamo perché si attende da un momento all’altro un’invasione e potrebbe scattare l’allarme sociale. 

È l’impressione che si coglie sui social network e sui siti on line. 

I droni sono dei mini aeromobili telecomandati. A bordo non c’è presenza di esseri umani e animali. Solo apparecchiature elettroniche e forse qualche mosca e zanzara. 
Abbiamo già sentito parlare di velivoli senza pilota in recenti operazioni di guerra o attività antiterrorismo. Con i droni si bombarda il nemico come in un videogioco senza rischiare morti, feriti o prigionieri in carne e ossa. Si rischia solo la vita del robot di bordo. 
Oltre che per attività belliche, di droni si comincia a parlare sempre più diffusamente per gli usi civili. Aumenta ogni giorno che passa il numero di appassionati che per puro diletto fanno volare questi animaletti artificiali che per fortuna non fanno la cacca come i piccioni nelle grandi piazze delle città d’arte procurando danni enormi ai monumenti, alle abitazioni e zuccherando dall’alto le tazze di caffè degli avventori seduti ai bar. E cominciano a essere tanti a usare i droni come telecamere volanti per ritrarre dall’alto la natura e tutto ciò che di umano e di disumano si trova, offrendo un punto di vista sicuramente suggestivo e inedito. 
Ci sono studi fotografici che offrono questo innovativo servizio, soprattutto per i matrimoni.
I dronisti, quando vogliono, fanno uscire in volo il proprio drone con telecamera incorporata e poi postano il video su youtube facendolo vedere al mondo tramite i social network. 
Un ragazzo, forse ritratto dall’alto in una posa inconsueta o comunque allarmato dall’invasività dei droni, ha chiesto su Facebook: 
– Chi tutela la privacy dei cittadini? 
– I dronisti possono liberamente filmare tutto, filmare anche un uomo che, ignudo, si apparta in una sperduta spiaggia con l’orologio a pendolo di fuori? 
– Le attuali leggi contemplano casi di riprese dal cielo, ad alta definizione che, ingrandite, mettono in bella evidenza l’orologio a pendolo e anche quello a cucù

Quesiti leciti e importanti. 

Sicuramente ne sentiremo parlare prestissimo non solo per gli usi e gli abusi civili ma anche per gli usi e gli abusi incivili e militari (i droni vengono sempre più usati per spiare il nemico e per lanciargli missili a vista). Bisognerebbe pensarci in tempo prima che il cielo venga oscurato da stormi e stormi di droni e di drone pronte anche a farsi la guerra per accaparrarsi la visione dei missili umani. 
Le autorità competenti agiscano subito per evitare la psicosi dronante. Le autorità si dichiarino incompetenti, invece, nel caso in cui l’uso dei droni si dovesse trasformare in fenomeno di massa così come è accaduto con i cellulari. Ogni cellularista, oltre allo smartphone, potrebbe possedere anche un drone per farsi da sé i video e le foto dall’alto e in movimento. 
Si arriverà alla moda dei droni-selfie? 

Raimondo Moncada 

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