Ho provato a comprare un libro elettronico (ebook) da mettere sotto l’albero di Natale. Tanto per cambiare, tanto per essere originale. Un Natale diverso!
Avrei voluto regalarlo. Avrei voluto provare il piacere di vederlo incartare dalla libraia (il libraio non ha la stessa delicatezza, pazienza e belvedere della collega). Avrei voluto veder applicato con mani muliebri un bel fiocco colorato nell’incarto rosso (il rosso è intonato alla festa e all’albero di Natale e alle palle dell’albero di Natale).
Sono così entrato in libreria e mi hanno detto:
“Lei ha sbagliato sito”.
“Che?”
“Deve entrare in una delle librerie virtuali di internet (ce ne sono a miliardi), cliccare, e comprarselo”.
“Mizzica! Facilissimo”.
“C’è una controindicazione”.
“Quale? Non mi faccia spaventare ma però”.
“Ma però non si può dire, ma la perdono. È Natale”.
“Grazie”.
“Il libro elettronico non si può lasciare sotto l’albero”.
“Sopra?”
“Né sotto né sopra”.
“In mezzo? Di lato?”
“No. Niente di tutto questo. Il libro elettronico per natura non si può lasciare, né toccare, né prendere”.
“Ho capito! Fa corto circuito?”
“Ma che dice?”
“Brucia l’albero?”
“No”.
“E allora?”
“Il libro elettronico è digitale”.
“Come le impronte che ho lasciato a militare. Ne avranno fatto un libro. Bello!”
“Non si distragga. Il libro elettronico digitale non è di carta”.
“È di cartone?”
“No”.
“Di legno?”
“No”.
“Di compensato?”
“Ma che dice? Il libri c’è ma non si vede”.
“È un indovinello? O mi sta babbiando?”
“No. Non è uno scherzo”.
“Ma io debbo fare un regalo di Natale da mettere sotto l’Albero di Natale… Di questo Natale. Manca solo un giorno, ormai. Mi aiuti. La prego”.
“Le posso vendere un bellissimo e-reader ultimissima generazione…”
“Che?”
“Un lettore di libri digitali. Ci lascia la cento, ma poi deve andare nel sito internet di un negozio virtuale (ce ne sono a miliardi!), cliccare sul libro che le interessa, pagare con la moneta virtuale, e lo mette sotto l’albero”.
“Che la fa difficile! Il libro elettronico che voglio regalare io si può così, come dice lei, mettere sotto l’albero?”
“Potrà mettere l’e-reader”.
“Non c’è il rischio di prendere la scossa?
“Lei è ignorante e mi sta facendo perdere del tempo prezioso. Non vede dietro di lei la fila di clienti?”
“La vedo e la sento premere e mi deve ancora perdonare. È Natale e ne approfitto. Ma a me, ora che mi ci porta, mi piace il libro di carta e il libro di carta comprerò anche per questo Natale a chi amo, perché io amo chi ama la lettura frusciante.
“Che?”
“Cartacea”.
“Lei è proprio antico”.
“Mi lasci allora nella mia antichezza”.
“Antichità, vuole dire belle arti”.
“Auguri!”
“Auguri.”
Raimondo Moncada
Lascia un commento