Arte e curiosità di Accursio Gulino, da Enzo Sellerio all’Herald Tribune

Franco Accursio Gulino



















Essere artista e basta. Lo sei. È nella tua natura. È il tuo spirito. È la tua indole. Tutto di te è artistico, diverso, originale, creativo. Pure il pensiero. Pensi arte, produci arte, in una dimensione invisibile all’occhio umano. Franco Accursio Gulino più lo incontri e più ti sorprendi (ne abbiamo parlato il 14 ottobre 2014 LINK). A ogni incontro fugace una sorpresa, una riflessione e belle notizie. 

Di lui, artista siciliano di Sciacca, di caratura internazionale, si è occupato l’International Herald Tribune con un ampio servizio corredato da diverse immagini. Ad attirare l’attenzione del quotidiano statunitense lo “studio del pensiero” di Franco Accursio Gulino. 













L’International Herald Tribune esce il 2 marzo del 2000 con un pezzo firmato da Christopher Emsden che occupa un’intera pagina del giornale. Si parla dello “studio del pensiero”, ma anche dell’isola Ferdinandea e di Sciacca. Il titolo è: Sicilian Artist Paints Island’s Legs and Soul (sottotitolo: Sciacca-Born Franco Accursio Gulino’s Latest Series Expores a ‘Thinking Island’ That Sank Back Into the Sea). 


Accursio Gulino più di quindici anni fa ha affittato un piccolo appartamento con vista sul mare, sopra il porto, per la precisione sopra Rocca Regina, in quel meraviglioso paesaggio che è il costone di Cammordino che fa da suggestivo basamento al soprastante stabilimento delle Terme. 

Porto di Sciacca al tramonto














Gulino lo ha svuotano di ogni arredo e ha sistemato al centro della stanza principale un “catafalco”, a forma di sedia, rivolto all’unica finestra dalla quale si vedeva il mare africano, il Mediterraneo, con direzione la Ferdinandea, l’isola che non c’è. Il mini appartamento gli è servito solo per sedersi, comodo, indisturbato, in assoluto relax, lontano dal rumoroso mondo vociante, in intima connessione con il puro spirito della Sicilia.   

“È stato il mio studio del pensiero”, mi dice. Non aveva altra funzione. Lo ha affittato solo per questo. Su quella sedia, mi ricorda, ha fatto sedere anche Enzo Sellerio, il fondatore della rinomata casa editrice siciliana. Franco Accursio Gulino  ricorda con commozione il compianto e stimato amico, anche con divertimento. “Provando a salire su quella sedia”, mi dice, “Enzo Sellerio stava cadendo a terra”.














Franco Accursio Gulino, l’artista che ha rinunciato al posto fisso per la sua arte (LINK), ha prodotto opere su opere. Non si è mai fermato. “Non ho bisogno di scendere al porto per trovare l’ispirazione”. 
Una mostra antologica, Memorie: ritratto d’artista,  è in programma dal 16 gennaio al 13 febbraio 2015 a Palermo, a Palazzo Ziino, in via Dante 53, a cura di Paola Nicita, su un progetto dell’associazione culturale Tabularium e in collaborazione con Agorà – centro servizi per l’arte contemporanea. È un viaggio nel suo lungo e prolifico percorso artistico, tra pittura, linguaggio cinematografico e scrittura, attraverso le opere che hanno caratterizzato le varie fasi delle sue produzioni Ferdinandea, Clandestinus, Memoria, Pasolini, Lavagne, Passano all’asta i sogni. Nel catalogo della mostra una nota di Paolo Flores d’Arcais. 

Dice la curatrice dell’evento Paola Nicita: “Gulino osserva gli altri un po’ come a volte osserva se stesso, da fuori, per capire dove sta andando, chi è, cosa sta o vorrebbe ricercare. Maledice l’indifferenza, il peggiore dei mali, quello che fa dimenticare la dimensione di sacra laicità dell’essere umano, le sue possibili risorse, energie, capacità, che non possono essere poste in essere senza la condivisione, altra parola importante”.   
  
Raimondo Moncada 
www.raimondomoncada.blogspot.it 

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