Mogli che lasciano i mariti. Mariti che si separano dalle consorti. Genitori che abbandonano i figli a casa. Per ritornare migliori. Uniti e solidali, come in guerra, dalla stessa parte. Convinti di vincere la battaglia quotidiana, con la pace dentro. Si vince e si rientra a casa, nella normalità. Scarichi, ma arricchiti.
Da allora, di giorno in giorno, di mese in mese, con un contagioso passaparola, quel gruppetto di amici è diventato un esercito agguerrito. Che marcia, per stare bene con se stessi e con gli altri: è questo il trofeo. A Sciacca c’è ora un popolo di camminatori che si dà appuntamento la sera alle 20,45 nel nuovo quartiere di contrada Perriera per poi incamminarsi, a passo sempre sostenuto, lungo percorsi improvvisati ma suggestivi, decisi sul momento, illuminati dalle luci artificiali dei Led.
“Siamo in tanti”, mi dice un amico aggregatosi da poco ed entusiasta dell’esperienza. “Impiegati, casalinghe, professori, operai, commercialisti, muratori, addetti di supermercato… Di tutto, di più. Di qualsiasi età e di qualsiasi posizione professionale e sociale. Ci unisce la passione, il piacere di una salutare passeggiata, che fa bene al corpo e fa bene alla mente. Scarichiamo le tossine che ci avvelenano, consumiamo calorie di troppo che ci fanno ingrassare.
Sudiamo, ci divertiamo, saldiamo amicizie, riscopriamo le meraviglie della nostra città. Tutto questo a piedi e non in macchina, in un tempo che si rallenta come qualche decennio fa, senza la distrazione dei cellulari, in contatto con la nuda terra e le antiche mura”.
“C’è gente che aspetta il nostro passaggio affacciata alle finestre e ai balconi. È diventato uno spettacolo vedere passare negli stretti vicoli un centinaio di persone in marcia, che camminano a passo veloce, apparentemente senza un perché, squarciando il silenzio della notte”.
La domenica mattina sono di meno. La partecipazione si dimezza. E si decide, se il tempo permette, di uscire fuori città. L’ultima escursione ha avuto come destinazione la località balneare di San Giorgio, non per comode strade asfaltate, ma attraverso itinerari accidentati di campagna, a riempirsi i polmoni con i profumi dell’azzurro mare.
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