Un amico mi ha donato ieri una foto della Madonna del Soccorso di Sciacca. Ero uscito per perdermi nei vicoli e nelle scalinate che da piazza Scandaliato scendono al porto, tra profumi di piatti, intarsi di ceramica, lampi di luce, scorci cangianti di mare e di pescherecci e di umanità brulicante. “È benedetta”, mi dice. “Portala... Continue Reading →
Parlare alle proprie cellule
Chi ha mai pensato alla salute delle proprie cellule? Non del proprio corpo in generale, ma delle sue componenti infinitesimali che neanche a occhio nudo vediamo e di cui abbiamo conoscenza dai libri di testo che ci fanno studiare già alle elementari. Non possiamo dire agli altri: “Ciao, ho il piacere di presentarti le mie... Continue Reading →
Il teatro è la cura
“Il teatro è la cura”. Sono di quelle frasi che potrebbero non avere alcun significato, dette così. Delle frasi fatte, insomma, che ti scivolano perché troppo retoriche, vuote. Ma è la frase che più mi è rimasta impressa ieri sera al termine dello spettacolo Elena, un adattamento da Euripide di Luca Cedriola, con in scena... Continue Reading →
Piccolo manuale per la vita a tipo Goldrake
Mi sto mettendo a punto un manuale a punti che, se applicato in ogni punto, promette benefici concreti per lo spirito, l’umore, il corpo e lo scudo immunitario a tipo Goldrake. Lo aggiorno di momento in momento, costringendomi a seguire il più possibile buona parte delle mie stesse indicazioni (nei punti maschili, ovviamente).COSA FA BENE:PulirsiPulireTruccarsiPettinarsiFarsi... Continue Reading →
Contare per capire
Aspetta! Conta fino a dieci. O fino a nove, se a dieci non riesci ad arrivare. A nove, moltiplica tre per tre. Se ti ritrovi allo stesso punto, sei cosciente. Solo allora, dividi nove per tre e tre per nove. E, col resto, fai subito la radice quadrata. Senza resto, continua. Fino ad affrontare gradualmente... Continue Reading →
Se ti hanno visto, ti hanno già messo in gabbia
Se ti hanno visto educato all’immobile fissità, non puoi permetterti di saltellare come una scimmia.Se ti hanno visto muto come un pesce, non puoi permetterti di aprire bocca e parlare.Se ti hanno visto col muso, serio, non puoi permetterti di mostrarti sorridente.Se ti hanno visto con in mano un martello, non puoi permetterti di presentarti... Continue Reading →
Il guru e le palle piramidali che si alzano da terra
Un guru è un guru. Lo segui in quanto guru. Ci credi a occhi chiusi, perché quello che dice il guru è vebbo. Anche se dice che una palla è un cubo che rimbalza, tu no hai dubbi: "Lo ha detto il guru, è così: è il vebbo". Tutto diventa a forma di cubo. I tuoi... Continue Reading →
Il contagio dei camminatori, con un popolo in fuga
Mogli che lasciano i mariti. Mariti che si separano dalle consorti. Genitori che abbandonano i figli a casa. Per ritornare migliori. Uniti e solidali, come in guerra, dalla stessa parte. Convinti di vincere la battaglia quotidiana, con la pace dentro. Si vince e si rientra a casa, nella normalità. Scarichi, ma arricchiti. Succede a Sciacca, la... Continue Reading →
Non si può piacere a tutti, neanche ai cani che ci abbaiano
Per piacere. Non a tutti possiamo piacere. Piaci ad alcuni e non piaci ad altri. Piacere a tutti sarebbe il massimo del piacere. Ci puntiamo. Ma non ci riusciamo. Nessuno ci riesce. Ne ho ogni giorno la conferma. Neanche le star, neanche i cervelloni, neanche i capipopolo, neanche i santi. Solo i dittatori piacciono palesemente a... Continue Reading →
Pascal e la felicità dell’essere soli
Dice Pascal, non Pasquale ma Pascal, che "tutta l'infelicità dell'uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo". Lo dice, anzi lo ha detto Pascal, non Pasquale, ma Blaise Pascal.