Giovane tra i giovani diventa anziano

Capisci che sei cambiato, che sei cresciuto, che gli anni non sono più quelli di una volta, da un piatto di pasta, una birra piccola e un caffè portato in ritardo. 

Ti siedi nel posto di ristoro di una università, stracolmo di giovani studenti, mangi come loro (non però panini, ma un bel piatto di pasta anche se pronta e da riscaldare) e alla fine del pranzo, bagnato da una birretta e un caffettino, ti presenti alla cassa per pagare e quando arriva il tuo turno ti crolla in un istante quel senso di giovinezza che per un po’ ti aveva avvolto entrandoti dentro, giovane tra i giovani. L’anziana cassiera – che ai miei tempi avrebbe avuto l’età dimezzata – mi vede e mi chiede cosa ho preso al tavolo per fare i conti, battere lo scontrino e chiedermi i denari. Glielo dico, ma chiede ugualmente conferma alla collega che prepara i piatti: “Cosa ha preso il professore?”

Raimondo Moncada 



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