L’opera dall’affascinante titolo La cicala che parlava agli aironi non l’ha scritta né Sepulveda né Marchez né nessun altro di mia conoscenza (limitata). E questo per rispondere con precisa chiarezza a un quesito rivolto al pubblico di Facebook.
Magari come titolo, l’opera risulterà attribuita o attribuibile a qualcuno. Uno scrittore nel mondo – è nella casistica delle probabilità – avrà scritto un’opera con lo stesso titolo o con un titolo simile. Ma da una verifica veloce sul motore di ricerca di Google, il più potente di tutti, non mi è uscito niente neanche un tale di nome Hernandez Provoloni sparato sempre su Facebook dove si spara di tutto in maniera incontrollata e incontrollabile divenendo di fatto una realtà parallela dove si vive un’esistenza parallela in una sorta di parallelepipedo condiviso. E se non esce niente su Google, neanche il Provoloni, possiamo affermare con certezza che non esiste alcun autore certificato dell’opera sopra citata e della quale si parla molto bene.
Una porticina rimane aperta. Non c’è una chiusura totale. Se dovesse esistere l’autore de La cicala che parlava agli aironi chiediamo che si faccia vivo e forzi la quarantena. In questo modo, con le prove, smentiremo clamorosamente tutti gli scettici e gli ironici, pure il recensore di questo post pronto da sé medesimo ad attribuirsi la paternità del titolo e a scriverci qualcosa alla Sepulveda o anche alla Marquez o anche alla Provoloni.
Raimondo Moncada
Nella foto, un ritaglio della copertina del libro La cicala e la formica, edizioni Giunti
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