La consegna del premio Buttitta a Fake news

“Per il libro più bello del mondo che ha rivoluzionato l’editoria, il modo di scrivere, di fare saggistica, dato un contributo notevolissimo alla ricerca scientifica per debellare la zanzara pullicineddra e a mettere tre tigri contro tre tigri”. 
Cerimonia di consegna sabato sera, 17 luglio, al Caos, davanti alla casa natale di Luigi Pirandello, del Premio “Ignazio Buttitta” agli autori del libro Fake news-manuale semiserio di sopravvivenza contro le bufale, pubblicato nel 2020 da Medinova, dell’editore Antonio Liotta. 

Sono salito sul palcoscenico con il coautore Francesco Pira ed il direttore di Malgrado Tutto Egidio Terrana che è sceso dal nord per consegnarci il prestigioso riconoscimento assegnatoci nella sezione “Giornalismo e comunicazione”. 

Sul palco il sociologo Francesco Pira ha spiegato la finalità e i contenuti del libro, tra scienza e fantascienza, in un momento in cui tutti diventiamo facilmente scienziati e decidiamo sull’efficacia dei vaccini. 

Abbiamo provato a scrivere un saggio non saggio ma saggio che, con scienza e ironia prova a combattere l’epidemia di false notizie che ha reso ancora più difficile la lotta al coronavirus e il vivere civile. Io ho detto di essere una Fake news avendo fatto in giornata la seconda dose del vaccino e presentandomi come sopravvissuto della prima vaccinazione e del suo richinò perché c’è una corrente di pensiero che è proprio agguerritamente contraria a quest’arma considerata la via maestra per uscire dall’emergenza. 

Un grazie di cuore alla commissione del premio “Buttitta” e al presidente del centro culturale “Renato Guttuso” Lina Gucciardino per avere assegnato al libro Fake news il primo premio per la Sezione “Giornalismo e Comunicazione” con questa vera motivazione:   “Francesco Pira e Raimondo Moncada hanno saputo, con vera sapienza e garbo, analizzare – sia dal punto di vista scientifico e sia da quello letterario – l’attuale fenomeno delle false notizie offrendo ai lettori le chiavi di interpretazione per smantellare i meccanismi, che stanno alla base dell’errata comunicazione”.
Alla fine mi sono parecchio commosso per l’apparizione di Luigi Pirandello che, in mezzo alla natura campagna, si è affacciato da una finestrella della sua casa romita e ci ha applauditi. 
Raimondo Moncada 



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