Tradimento no vax


Ho tradito il fronte no vax facendomi inoculare il vaccino. Ed è per questa ragione che voglio chiedere scusa. 

Lo so, sono vaccini sperimentali i cui effetti dannosi, anche se sarò salvo adesso, li vedrò fra non molto, fra qualche anno. 

Lo so, sono diventato complice di Big Pharma e complice dei suoi alleati Big Jim e Big Babol. Nel mio piccolo, e con un buco in più ho contribuito ad arricchire l’industria del virus e dell’antivirus e a far comandare i soliti potenti della terra comodi e sicuri a festeggiare nelle loro basi spaziali su Marte guadagni a cento zeri. 

Lo so, sono pure diventato schiavo di Putin subendo una mutazione genetica: da siciliano puro sangue a russo sovietico artificiale nel cuore del Mediterraneo dove opererò come un Superman chimico grazie al microchip di ultimissima e vaccinale generazione che mi hanno impiantato a mia insaputa nel braccio sinistro. 

Lo so, sarò pure complice della residua diffusione del 5G di cui nessuno più parla dopo il gran casino degli ultimi anni (“moriremo tutti! ci controlleranno tutti!”) perché ormai è entrato nei nostri smartphone e, dunque, nella nostra vita, divenendo noi stessi dei 5G. 

Ho pensato solo: cos’è un buco se prova a salvarti la vita?

E così mi sono fatto stupidamente convincere dalla scienza di regime, pagata, come i giornali, come tutti i media, come tutti i testimonial, per affermare che il Covid esiste, che il virus riempie le terapie intensive degli ospedali (non bisogna guardare l’80 per cento di non vaccinati, ma il 20 per cento di vaccinati), che il virus uccide, che il virus se ti colpisce nella forma grave ti lascia per sempre i polmoni lacerati, che per proteggersi occorre il “giubbotto antiproiettile” della vaccinazione e, dunque, farsi inoculare di Astrazeneca, di Pfizer, di Moderna, la prima, poi la seconda e poi la terza volta e così via via fino al punto che il virus, come dicono nell’accademica Sicilia, “si deve stuffare” (si deve stancare). 

Chiedo scusa se ho seguito il gesto della maggioranza dell’equipaggio e dei passeggeri della barca dentro cui navighiamo tutti assieme, terrorizzati, in un mare in tempesta. 

Chiedo scusa non una ma tre volte perché non mi sono fermato a un solo buco, ma ho proseguito col secondo e ora col terzo considerandolo un regalo di fine anno per me e per chi mi vuole bene in una fase di grande fragilità. 

Ho proprio chiuso il 2021 con una puntura di Pfizer vivendo il passaggio al 2022 con dolori al braccio e febbre (“Ben ti sta!” già dice già qualcuno). Ma ho affrontato tutto da Big Man svegliandomi nel nuovo anno sudato per la lotta da gladiatore che ho dovuto combattere con la Tachipirina (per fortuna a compressa e non a supposta). 

Certo, magari il dilagante Omicron (o altre varianti che i maghi virali fanno spuntare come i funghi) riuscirà a far breccia nel mio giubbotto antiproiettile – può accadere e mi auguro non accada -, ma avrò la coscienza a posto per aver seguito le indicazioni degli scienziati dei regimi totalitari di tutto il mondo che per combattere la pandemia – diciamolo – si sono trasformati in dittature sanitarie imponendoci vaccini, mascherine Ffp2, Super Green Pass, tamponi, distanziamenti e inarrestabili altre misure sanitarie sopprimendoci ogni libertà, vietandoci di vivere affollati in piazza pure il 31 dicembre per rendere credibile la pantomima dell’esistenza del virus e dell’urgenza salvavita dell’antivirus. 

Lasciatemelo dire perché ne ho il diritto: che anno e che fine anno di merda! 

Certo, potrei cambiare idea. E potrei cambiare idea in caso di contagio e quando vedrò spuntare sui social commenti carini, empatici e pieni di umanità rivolti personalmente a me anche come augurio:

“Hai visto che ti hanno preso in giro?”

“Hai visto che il vaccino non serve a nulla e che è tutto un magna magna?”

“Prima una dose, poi una seconda, poi una terza. Vedrai che ti diranno di fare la quarta per svuotare i magazzini da una sovrapproduzione di dosi”.

“Ma cosa ti ha contagiato se il Covid non esiste? Non ti credo, sei complice del sistema. Fai finta di essere contagiato per promuovere l’uso del nuovo vaccino rafforzato”. 

“Ben ti sta!”

“Muori!”

In caso di contagio, potrei registrare un video da far circolare viralmente nei social con il mio pentimento e il mio eventuale appello: 

“Ho sbagliato a fidarmi della scienza ufficiale. Non fate come me, vi supplico, non vaccinatevi. Il Covid non esiste, esistono solo i vaccini che dai buchi delle siringhe degli Hub fanno acqua da tutte le parti ma soldi a palate”. 

Lo farò. Perché non bisogna mai fidarsi di chi ti dice che per far scendere la febbre alta devi prendere la Tachipirina o di chi ti vuol convincere che per non provare dolore durante un intervento chirurgico, come per la rimozione di un dente o il trapianto di un organo, ti devi far inoculare un farmaco anestetico. Assassini! Dobbiamo solo fidarci di noi stessi, di chi la pensa come noi e delle conferme alle nostre credenze che troviamo a iosa su internet e che dobbiamo contribuire a diffondere perché fanno tanto rumore. 
Quando scoppia una pandemia, un contagio universale, è sano non fare niente, non darsi da fare, non preoccuparsi, non allarmarsi, non sperimentare farmaci, non somministrarli, non seguire le prescrizioni delle autorità sanitarie, lasciare che la malattia passi da sola anche in chi sembra stia veramente male (ma esiste davvero la malattia? o è stata inventata per far guadagnare medici, infermieri, laboratori di analisi e industrie di farmaci?). 

Dal vostro booster è tutto, vi auguro allora di vivere il 2022 bucati, protetti, guariti e felici. Buon anno! 

Raimondo Moncada

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