La lezione di Re Carlo Ancelotti


Carlo Ancelotti vince e stravince. È l’allenatore più vincente d’Europa, e forse anche del mondo, orgoglio del calcio italiano. 

Con le sue sorprendenti e continue vittorie, in vari campionati e nelle massime competizioni europee (Coppa dei Campioni/Champions League), continua a perdere e a straperdere chi non ha avuto fiducia in lui, chi non ha creduto fino in fondo nei suoi metodi, nel suo calcio, chi lo ha accusato per i suoi trascorsi da giocatore e allenatore in altre squadre. 


Re Carlo Ancelotti si gode la sua apoteosi col Real Madrid, mentre chi non lo ha considerato a sufficienza negli anni passati, chi lo ha sfiduciato, chi lo ha scartato, chi lo ha preferito ad altri, chi si è sentito superiore a lui, chi si è affidato agli umori della piazza, adesso si morde le mani e lo applaude con gli arti doloranti. 


Una bella lezione di vita. 


Se metti nelle condizioni un uomo di dare il massimo, quel massimo lo porterà raddoppiato. Se un uomo che può dare il massimo lo metti nelle condizioni sbagliate, quell’uomo è perso. 


Per Carlo Ancelotti ci sarà comunque sempre da lottare. Sarà sempre chiamato a dimostrare di essere un vincente, di aver meritato tutti gli incredibili trofei che ha vinto. E poi ci sarà sempre chi dirà “la sua è solo fortuna” o “il suo calcio è superato” o “non basta aver vinto quattro Champions e cinque campionati di calcio in cinque paesi diversi” o “ma chi si sente: Ancelotti?”.

Raimondo Moncada

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