Alzando i calici portafortuna alla luminosa Luna

Calice di vino brindisi alla luna


Il vino, con i suoi odori, le sue essenze, le sue origini, le sue storie. Il vino, simbolo di un territorio, identità di un popolo che con passione lo produce e lo fa arrivare in ogni dove, dentro i calici di chi vuol sorseggiare bontà. È la Sicilia bella, solare, laboriosa, orgogliosa di essere, di fare, di mostrarsi. È la premessa con cui viene annunciata l’organizzazione della nuova edizione di Terre Sicane Wine Fest:

“Stiamo preparando per voi un grande evento. A Contessa Entellina, circondati da natura e cultura, tra musica e spettacoli, si svolgerà il tanto atteso Festival del Vino delle Terre Sicane. Ricordate queste date: 29, 30 e 31 luglio 2022”.


È il messaggio comparso nelle pagine social della manifestazione e in quella dei suoi promotori, miei amici, al lavoro per replicare le edizioni degli anni scorsi. La kermesse è organizzata dall’associazione Enonauti di Menfi, in partnerariato col Comune di Contessa Entellina, l’associazione Strada del Vino Terre Sicane e il sostegno di importanti cantine del belicino. Il direttore artistico è il sommelier e presidente di Enonauti Michele Buscemi, che si avvale – tiene a sottolineare il lavoro di squadra – della collaborazione di uno staff di cui fanno parte Valeria Lopis giornalista specializzata in enogastronomia, e Dario Costanzo, digital marketing specialist.
Michele Buscemi


“Saranno tre giorni intensi, di conoscenza e di festa, di cultura e di evasione, dedicati al vino delle Terre Sicane, ai luoghi di produzione e agli uomini e alle donne che per un intero anno lavorano, dalla terra alla botte, per portare nei nostri palati il gusto migliore della Sicilia” anticipa Michele Buscemi con un ricco assaggio di quello che si sta preparando e che mi piacerebbe tanto poter vivere. “Siamo ai dettagli del programma, che terrà conto di un format molto apprezzato negli anni scorsi. Promuoveremo visite enoturistiche nelle cantine del territorio, tra cui Contessa Entellina, Menfi e Sambuca di Sicilia. Affideremo dei tour esperenziali al nostro amico Pier Filippo Spoto, dell’associazione Val Di Kam. Allestiremo anche un villaggio del vino all’interno della cinquecentesca abbazia di Santa Maria del Bosco con degustazioni di pietanze e vino delle Terre Sicane, con un intrattenimento musicale. Tutto a base sempre della Sicilia più bella, delle sue eccellenze produttive e artistiche, di chi la ama e sa estrarne le migliori essenze, per gustare in profondità i suoi antichi sapori e odori frutto della fatica, della passione, della creatività, dell’intelligenza, della voglia di fare, e fare bene, di autentici siciliani”.

Sarà, insomma, una festa e un tributo al vino buono, nostro, siciliano, essenza della nostra essenza. Un mezzo per riconciliarci con la nostra terra e le nostre radici, conoscendo le sue virtù e brindando spensieratamente alla vita, allo stare bene, allo stare in pace, allo stare in salute illimitatamente, nel misticismo contagioso dell’antica abbazia, con i calici rivolti al cielo stellato e alla luminosa Luna, che porta bene e anche fortuna. 
Cin! 
Io comincio subito. 

Raimondo Moncada

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