Il sogno del mare


A piedi nudi attraverso un campo coltivato ma ancora senza visibili piante. Affondo nella terra tenera tenera che mi accoglie morbida facendomi sprofondare delicatamente. 

“Ma come facevano i primitivi senza scarpe?”

Chiedo a un amico che è con me ed ha le scarpe.

“Già”, mi risponde chiedendosi come stia facendo io. 

Ci dirigiamo, vestiti, verso il mare che brilla di azzurro davanti ai nostri occhi. Non è più estate e la bella stagione se ne è andata da tempo, almeno dai calendari.

Lascio la terra e mi immergo nella sabbia, ancora più morbida della terra. Non c’è nessuno a godere della giornata di sole e di mare, solo io e il mio amico che comincia a scattare foto a tutto col suo cellulare mentre io mi avvicino all’acqua che mi invita con le sue piccole onde che arrivano timidamente lungo la battigia. Ed io, che non mi butto mai in acqua senza prima assaggiarne il calore, mi avvicino, piano piano, immergendo l’alluce del piede destro come si immerge un biscotto in una tazzina di latte. 

“Ma è caldissima!” dico al mio amico che rimane vestito e sempre con le scarpe ai piedi. 

Non vado oltre, non mi tuffo nell’acqua di un mare che sembra tutto per me. Mi metto anche io a camminare lungo la lingua di spiaggia e a osservare ogni dettaglio, ogni minuta vita come un’agave neonata con alcune delle sue carnose braccia  tinte alla base di un color viola e poi una composizione di fichidindia con non so quanti frutti di tutti i colori possibili. E anche io prendo il cellulare e mi metto a fotografare ciò che colpisce i miei occhi per serbarne memoria. 

D’improvviso tutto scompare, perché apro gli occhi svegliato da un rumore della vita vera. 

Ero in un sogno, stavo solo sognando. Ma è stato un sogno così vivido, così vero, così partecipato che, a differenza di tutte le altre volte, l’ho ricordato nella sua interezza e l’ho anche scritto dopo una notte in cui mi sono dovuto alzare tre volte interrompendo i film della mia vita onirica mai ricordati al risveglio. 

Avrà un significato?

Raimondo Moncada

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