È l’unico sito al mondo che insegue la mafia fin sotto casa. Oggi i suoi creatori hanno ripreso le loro pubbliche attività, interrotte dalla pandemia. Loro sono i componenti de La Banda e la loro creatura è “Mafie sotto casa”, ovvero un portale internet, una casa editrice e tanto altro.
Dietro c’è un gruppo di agguerriti volontari distribuiti in tutto il territorio dell’Emilia Romagna con varie associazioni e componenti di diverse origini geografiche, tra cui emiliani e siciliani.
Si è partiti da un retroterra di impegno civile e d’antimafia e da una verità: la mafia non ha il marchio della Sicilia. Non deve essere cercata, con pregiudizio, nella solita regione delle grandi stragi di cosa nostra. La mafia va dove la porta il cuore, ovvero dove c’è scrusciu di picciuli (battito d’affari). Ed è con questo punto fermo che l’associazione La Banda con Mafie sotto casa si è messa sulle tracce della criminalità organizzata oltre la Sicilia, nel civile e industrializzato Nord dove fino a qualche anno fa si pensava che il suo tessuto imprenditoriale (traino di un’intera nazione) fosse impermeabile a qualsiasi infiltrazione mafiosa.
Mafie sotto casa col suo sito internet (www.mafiesottocasa.it) insegue le mafie con una mappa interattiva, con i suoi precisi puntatori che indicano inchieste, processi, confische, esponenti, cosche, collusioni, fin oltre il confine Emiliano, italiano e da poco anche europeo.
La banda è ritornata con la presentazione a Bologna, in un gremito Centro Costa, del suo ultimo dossier, Idra, il nuovo rapporto sulle mafie in Emilia Romagna.
“Mentre la mafia si è riorganizzata – è stato il passaggio programmatico degli interventi- il mondo dell’antimafia in questi anni di pandemia si è un po’ disperso. Oggi è l’occasione per ritrovarci e ripartire, con il nostro impegno di sempre”.
Raimondo Moncada
Lascia un commento