Calore, colori. La vigilia di Natale ho scartato bellissimi regali che mi hanno fatto e che mi sono fatto per questo Natale a casa. Oggi, giorno del Santo Natale, mi sono fatto altri regali, tra questi una visita alla mostra dedicata a un grande artista, Filippo Prestia (1948-2012).
Dal sole e dai quadri di luce di Piazza Scandaliato, a pochi passi sono passato al calore e alle emozioni della sala del Circolo di Cultura che ospita alcune sue opere e ricordi.
Filippo Prestia spaziava dalla pittura, alla ceramica, alla scultura (suoi sono i monumenti allo storico Tommaso Fazello, al poeta Vincenzo Licata, al sindacalista Accursio Miraglia); e ricordo ancora il suo studio-galleria in Via Licata 149, tanti anni fa che mi è stato ravvivato da alcuni scatti fotografici in esposizione al Circolo di Cultura. Ogni volta che passavo a piedi davanti alla sua vetrina i miei occhi brillavano come brilla il mare sotto il sole.
Anche questo è Natale.
Rendere omaggio a un grande artista saccense, riempirsi il cuore di antiche emozioni, far brillare i propri occhi, provare quell’umano dispiacere nel pensare che Filippo Prestia avrebbe potuto fare di più, molto di più se solo il destino non lo avesse strappato ai suoi familiari e alla sua arte.
Memorie di vibrazioni, questo il titolo della mostra, è rivibrare con l’artista mentre è ispirato, mentre modella, mentre dipinge, mentre scolpisce, mentre vive nella sua opera tramandata ai posteri.
Raimondo Moncada
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