Babbo Natale esiste?
“Babbo Natale non esiste!”
Per me è stata una botta sentire questa risposta e non dalla bocca di un adulto.
E la slitta?
E le renne?
E i regali?
“Babbo Natale è un mito”.
Il mio interlocutore è sicuro, lo ha studiato in una fredda enciclopedia dove scrivono le verità provate con metodo scientifico. Ma non tutto si può provare con metodo scientifico come ad esempio la realtà della fantasia.
Ma secondo me c’è lo zampino di qualche adulto:
“Non credete alla storiella di Babbo Natale che arriva dal cielo ed esaudisce i desideri soprattutto dei più piccoli”.
Ma come si fa a eliminare la magia, il sogno, la possibilità che qualcosa anche di impossibile si possa realizzare, non solo nella testa dei bambini ma anche in quella degli stessi adulti? Non possono i negazionisti entrare a gamba tesa nel nostro mondo di fantasia.
Abbiamo bisogno di Babbo Natale e non solo a Natale, qualcuno a cui esprimere un desiderio perché può accadere che in una famiglia non ci siano le condizioni per la loro realizzazione.
Babbo Natale è come i nostri cari defunti quando il 2 novembre, in Sicilia, rivivono e tornano sulla terra per noi facendosi non so quanti chilometri per portarci il regalo che gli abbiamo chiesto con letterina o ad alta voce (in silenzio non funziona).
Io da piccolo ho espresso un sacco di desideri e qualcuno di importante si è avverato, ricordo la pista con le macchinine nella casetta di San Gerlando che neanche mi sembrava vero e i miei genitori a dirmi:
“Questo te lo ha portato nonno Raimondo”, il nonno che non ho mai conosciuto perché morto immediatamente dopo la seconda guerra mondiale ma a cui hanno dedicato la mia vita.
Poi ho scoperto il trucco dei cari defunti che di notte preparavano il tavolo con i giocattoli e i dolci e da quel momento non mi è arrivato più niente dai miei cari defunti. Mi è convenuto fare lo sperto?
Un appello faccio ai bambini del mondo: non diventate grandi quando non ne avete l’età e, finché potete, credete a Babbo Natale e se siete in Sicilia credete pure ai vostri cari defunti che ritornano per voi, per portarvi un bellissimo regalo.
Non è un mito, è semplicemente la fantasia che si fa realtà.
Ora chiudete gli occhi e parlateci. Vi ringrazieranno con tanti bei doni, quando verrà il loro momento.
Parlo pure a voi adulti (ma se guidate, fermate la macchina o la moto).
Raimondo Moncada
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