Perché non si fanno più figli

Non si fanno figli. Ed è un dramma per chi sogna di andare in pensione. Perché i figli si generano ormai per la previdenza sociale, per tornaconto. E vale per i genitori di oggi e per i figli di domani.

Ma perché non si fanno figli? O perché non se ne fanno a sufficienza o comunque non se ne fanno quanti ne hanno messi al mondo i nostri genitori e i nostri nonni e i nonni dei nostri nonni che senza pensiero alcuno costruivano squadre di calcio con le riserve senza il rischio di alcuna penalizzazione?

Tante potrebbero essere le ragioni. Prendiamone in rassegna qualcuna, ponendoci le giuste domande:

Per il ministro alla Procreazione troppo antipatico?
Per un acquisito senso di inferiorità dopo mescolanza etnica?
Per acquisita vergogna dell’intimità?
Per dare spazio ad altri popoli più prestanti?
Per la mancanza di un aeroporto ad Agrigento?

Per le tasse eccessive sull’immondizia?
Per le accise sulla benzina ancora con il contributo per il sostegno alla spedizione dei Mille di Garibaldi in Sicilia?
Per il caro vita che ti porta a chiederti: figlio o giaciglio?
Per la riduzione dei sì nei matrimoni?
Per la precarietà nei lavori di oggi?
Per la mancanza di sicurezza e di fiducia nel futuro?
Per la presenza degli orsi?
Per il vagabondaggio dei cani randagi?

Per le zanzare che aspettano, dannate, quando ti spogli?

Per una malattia?
Per una terapia?

Perché l’uomo e la donna lavorano entrambi tutto il giorno e non hanno tempo ed energie per pensare ad altro?
Perché l’uomo e la donna non lavorano e trascorrono tutto il loro tempo a cercare un’occupazione prima di mettere su famiglia?

Perché i bambini piangono senza motivo e ci costringono a stare svegli di notte?
Perché non vogliamo rinunciare alle nostre libertà e ad andare al pub a bere una birretta senza il pensiero di dare biberon e cambiare pannolini?
Perché non sappiamo più fare i genitori?
Perché la prole costa?
Perché la spesa per i libri e i quaderni e le penne e gli zaini e le merendine e i bignami a scuola priverebbero del pacco di sigarette?
Perché a mamma e a papà non piace litigare con i maestri già all’asilo per una equilibrata quantità di compiti da fare al posto dei propri figli?
Perché siamo tutti sterili come le statue per quel che respiriamo, per quel che mangiamo?
Perché facciamo tutto con esasperata contraccezione?

Scegli tu la ragione che ha più ragione.

Intanto va premiato con qualsiasi mezzo (coppe, targhe, assegni) chi con coraggio o incoscienza o semplicemente per amore, per un desiderio naturale, decide di mettere al mondo una nuova creatura (o anche più creature con parti gemellari da record), una prosecuzione di sé, dell’anima della propria famiglia, che va ad alimentare il genere umano. Che bello aver sentito in questi giorni un’amica felicissima comunicarmi: “Raimondo, sono incinta!”. Come premio l’ho abbracciata, senza pensare né io né lei a tutte le domande di cui sopra. Perché se ci pensi, sono i pensieri a non farti fare figli.

Raimondo Moncada

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑